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Paddington (2014-2024): il viaggio avventuroso del perfetto gentilorso dal misterioso Perù verso Londra

Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo integralmente la trilogia cinematografica con tecnica mista animazione-live-action (in realtà un 4º film é stato ufficialmente dichiarato in uscita tra il 2027 e il 2028) del noto orsetto Paddington creato dallo scrittore inglese di libri per l'infanzia Thomas Michael Bond 


Prima di parlare del protagonista, il 1º episodio inizia con un flashback in B/N che ci mostra un esploratore inglese giunto (come spesso i personaggi amano enfatizzare) "nel misterioso Perù" folgorato dalla bellezza dei paesaggi, ma con intenzioni poco simpatiche nei confronti di un gruppo di orsi dall'intelligenza umana, che dovrebbe uccidere, impagliare e trasferire in qualche museo inglese a fini accademici dato il suo lavoro. Ad ogni modo, l'uomo non apre il fuoco e anzi, fa amicizia con gli orsi e in un certo senso, dopo avergli insegnato a parlare, ha modo di intraprendere con loro un "interscambio culturale" molto proficuo e soddisfatto, decide di tornare a Londra invitando anche gli orsi che ha battezzato come Lucy e Pastuzo nella sua casa se fossero mai giunti in UK. Anni dopo, la coppia di orsi, parecchio anziana, si occupa del piccolo orsetto orfano che salvarono dalle correnti di un fiume trovandogli addosso solo un braccialetto (fondamentale per il 3º episodio). Il cucciolo in realtà non è imparentato (come si scoprirà nel 2º film) con Lucy e Pastuzo, ma si rivolge a loro con un tono pacato ed educato da tipico gentlem... Ehm... Gentlebear chiamandoli zii, e come loro, è ghiotto della marmellata che producono loro stessi dopo averne appreso la ricetta dallo studioso inglese. Purtroppo, l'armonia del branco viene sconvolta da un terremoto e dalla successiva morte di Pastuzo, per cui a malincuore, essendo molto anziana, Lucy non può più occuparsi del cucciolo e consiglia al piccolo di imbarcarsi clandestinamente su una nave con un un cartoncino appeso al collo con qualcosa scritto del tipo sul "prendersi cura di lui" seguendo l'esempio dei bambini inglesi che durate la guerra venivano evacuati nelle stazioni e trovavano persone di cuore che li crescevano come figli loro. Tuttavia, una volta giunto in UK presso la stazione di Paddington, nonostante la sua dialettica affabile, incontra uno scenario completamente differente da quello che si era immaginato: inglesi rozzi e sgarbati che lo ignoravano del tutto, solo una famiglia, i Brown, o meglio, solo la signora Mery Brown nota l'orsetto e prende a cuore la sua situazione, mentre il resto della sua famiglia è diffidente, e in particolare il marito, si oppone fermamente, ma infine cede decidendo di offrire solo momentaneamente ospitalità in casa loro all'orsetto che chiamano Paddington come l'omonima stazione in cui era avvenuto il loro 1º incontro. Poco a poco, ci viene presentata la famiglia Brown che si presenta molto ordinaria: il signor Henry Brown, in alcuni flashback, quando conobbe per la prima volta sua moglie, ci viene mostrato come un giovane sprezzante del pericolo e che osava sempre, ma con la nascita dei suoi amatissimi figli divenne molto apprensivo e iperprotettivo a causa anche del suo lavoro come analista dei rischi presso una compagnia di assicurazioni; la moglie Mery, come già scritto, è una donna molto dolce ed empatica che si dedica alla sceneggiatura e alla realizzazione di fumetti mentre gli intelligentissimi figli:  Judy, esperta poliglotta e conoscitrice persino dell'orsese, e l'inventore Jonathan, inizialmente sono chiusi e considerati da molti come bizzarri, ma grazie alla dolcezza e l'amore di Paddington i ragazzi migliorano molto la loro vita sociale e rendono meglio scolasticamente iniziando saggiamente anche a costruirsi il loro futuro. Anche se non propriamente facente parte della famiglia, anche l'amata governante di famiglia: la signora Birds, avrà un ruolo fondamentale nelle svariate avventure, è un'anziana arzilla, furba scoppiante di salute che si dimostrerà essere una donna d'azione e intrepida. Nella trilogia, gradualmente Paddington diviene sempre di più un membro della famiglia Brown, la quale scarta del tutto l'idea di consegnarlo alle autorità per farlo rinchiudere un orfanotrofio, anzi, essi aiuteranno Paddington ad affrontare una serie di villain partendo dalla figlia dell'esploratore inglese che vuole riabilitare la memoria del padre (uccidendo e impagliando Paddington) ridicolizzato dai professoroni che lo schernirono per non aver portato alcun esemplare di orso o altro animale impagliato. Il 2º episodio è per lo più autoconclusivo, l'unico sviluppo di trama interessante e il flashback che mostra come gli zii di Paddington non siano effettivamente suoi parenti e si siano presi cura di lui dopo che questi, nel tentativo di afferrare un'arancia era caduto nel fiume, il villain l'ho trovato interessante ma abbastanza blando rispetto al carisma del precedente. Un ex attore decaduto che conosce il segreto attorno a un banalissimo libro pop up che celerebbe in realtà il luogo di un enorme quantità di denaro e preziosi, sottrae lo stesso al negozio del rigattiere Gruber facendo ricadere la corpa su Paddington, che al contrario, tentò di fermare il furfate essendo lui stesso desideroso di acquistare il libro per regalarlo a zia Lucy in occasione del suo compleanno. Il 3º e ultimo episodio, per il momento, da noi uscito quest'anno, chiude a mio avviso con il botto la trilogia. L'orsetto, dopo aver ricevuto una lettera da una suora (che fin da subito risulterà sospetta) che lo avvertiva della scomparsa dell'amata zia dalla pensione di orsi dove soggiornava, parte con la sua famiglia de facto dopo aver ricevuto la cittadinanza inglese, per la volta per il Perù dove i vari indizi li portano verso la ricerca del mitico El Dorado viaggiando a bordo di un battello il cui proprietario, accompagnato dalla figlia, era vittima di una maledizione che lo rendeva particolarmente avido e ossessionato dalla ricerca della città dorata che accetta di accomoagnarli solo poiché Paddington era in possesso di un misterioso bracciale che si scopre essere non solo la chiave per raggiungere El Dorado, ma anche per scoprire le vere origini sul branco di appartenenza dell'orsetto prima di essere adottato dai suoi zii.

Considerazioni finali

Nonostante il pubblico di riferimento sia quello infantile, il film è godibile anche per i più grandi grazie al suo umorismo raffinato pur non essendo complesso come quello tipicamente British dato il target di riferimento. Gli attori sono molto bravi ed espressivi, mentre gli orsetti animati sono visivamente gradevoli; Paddington è irresistibile, non solo per i personaggi che entrano in contatto con lui, ma anche per gli spettatori rapiti dalla sua dolcezza (in alcune scene eccessiva), i suoi modi pacati e le perle di saggezza apprese da zia Lucy che ama dispensare a profusione, correggendo, in rare circostanze, coloro che non fanno più uso delle buone maniere con uno "sguardo austero" che mette i personaggi in forte soggezione. A mio avviso, gli episodi migliori sono stati il 1º e il 3º, mentre il 2º, come già scritto è decisamente autoconclusivo e utilizza il flashback (tra l'altro ripreso anche nel 3º film) solo per mostrare al pubblico un sottile filo di continuità tra gli episodi.

Voto: 7/10

Gerry

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