Molto bene carissimi amici, nella breve attesa (20 agosto 2025) di vedere nei nostri cinema Locked, remake statunitense del film argentino del 2019 4x4 (che in quanto a trama mi ricorda molto il film sempre in lingua spagnola El desconocido), oggi tratteremo sia il film originale che il suo remake indiano in lingua telugu inedito del 2022. Inoltre, sempre nel 2022 è stato realizzato anche un remake brasiliano, anch'esso inedito: A Jaula, che purtroppo non sono riuscito a reperire.
4x4 (2019) Il film originale di Mariano Cohn
All'inizio del film, ci troviamo in un quartiere argentino dove, dai movimenti di camera che riprendono le insegne che avvisano della presenza di telecamere di sicurezza, comprendiamo che c'è un'alta percentuale di criminalità e in particolare di furti. I dialoghi nei primi minuti di film sono pochi, ci viene mostrato un uomo di nome Ciro che si avvicina ad un'imponente 4x4 con una pallina di tennis bucata attraverso la quale, per non so quale legge della meccanica, riesce ad aprire la portiera e ad entrare estraendo con grande velocità e abilità uno stereo. Tuttavia, quando Ciro prova a fuggire, tutti i suoi tentativi saranno vani perché le porte sono chiuse e senza comprenderne il motivo, scopre che nessuno riesce a vederlo ne a sentirlo. In preda al panico, Ciro tenta di chiamare aiuto, ma il cellulare e scarico e lo lascia isolato dal mondo, tenta dunque di distruggere la macchina che però è solida e si gambizza quando per fuggire spara al vetro che devia il proiettile. Quando Ciro si decide finalmente di reinstallare lo stereo, riceve la telefonata da parte del proprietario dell'auto che in tono gentile (ma è incazzatissimo) dice di chiamarsi Enrique, di essere un dottore e che lui è tipo il 30º ladro che prova a soffiargli l'auto e per tanto ora è intrappolato in una gabbia a 4 ruote insonorizzata e blindata con vetri oscurati. Enrique è malato terminale e dopo che la legge non ha saputo tutelarlo e che anche altre persone a lui care erano state vittime di furti decide di farsi giustizia da sé decidendo sfogando la sua frustrazione distruggendo fisicamente e psicologicamente Ciro solo perché aveva scelto proprio lui di rubare quel dannato stereo. Già qui abbiamo una sostanziale differenza con il film El desconocido: Nel film, infatti, la vittima era un banchiere disonesto che coinvolge in un affare truffaldino un cliente rovinando la sua vita per cui questi decide di vendicarsi coinvolgendo involontariamente anche i figli dell'uomo trasformando la loro vettura in una trappola esplosiva pronda a deflagrare in caso il banchiere avesse ridotto la velocità e si fosse fermato, in 4x4 la vittima sarebbe potuta essere chiunque. Tra una chiamata e l'altra, l'uomo si fa sentire dopo lunghi lassi di tempo mentre Ciro è in preda alla fame, sete, la gamba ferita gli duole e si infetta e facendogli provare delirio e perdita di realtà. Per non impazzire, il ladro inizia a dialogare con un grillo che era finito casualmente in auto e che condivideva con lui la prigionia, forse l'incontro tra l'uomo e il suo nuovo piccolo amico non è casuale, in un certo senso ricorda il grillo di Pinocchio che rappresenta la sua coscienza, tuttavia l'uomo non mi ha dato l'impressione di pentirsi delle sue azione ma piuttosto prendersela con il sistema e con i ricchi senza guardare la propria coscienza, ma il suo calvario non è affatto finito: il dottore, quasi a voler sapere se è recuperabile o meno e quanto sia recidivo, lo tempesta di domande, indaga sulla sua vita, e Q
quando finalmente vuole avere un contatto con Ciro faccia a faccia perché ha decretato per lui la morte è di non essere degno della sua famiglia. Enrique punta una pistola alla tempia di Ciro, un agente vede tutto e subito giungono i rinforzi e si passa alla scena madre e suggestiva del film. Accorre sul luogo oltre a vari agenti che tengono sotto mira Enrique, anche molta gente, e il dottore, con la sua dialettica istituisce una sorta di tribunale lasciando che sia la folla a decidere se meriti di vivere o morire ed è interessante che i presenti sono divisi poiché molti simpatizzano per il medico essendo stati a loro volta vittime di rapine o peggio e non avere alcuna fiducia nelle istituzioni, mentre altri credono che il giovane ladro abbia capito il suo errore.
Considerazioni finali
Un film indubbiamente molto affascinante, sebbene si basi su una narrativa simile a quella de El desconocido, riesce a presentare un tema di grande attualità come quello della cecità della giustizia e l'eticità del farla da sé, il che rappresenta una sconfitta per il vivere civile di uno stato. Si può provare empatia per il dottore anche se le sue intenzioni non sono simpatiche perché si ritiene che le azioni di Ciro siano ingiuste e possono provocare conseguenze anche molto gravi, ma allo stesso tempo non volere la morte del ladro vittima della sua condizione di povertà e che meriti invece di essere aiutato. La realtà che viene presentata nella pellicola è una realtà che il pubblico sente propria perché non è sicura di camminare per strada o vivere in casa propria, per cui non c'è da sorprendersi se ci siano stati tanti remake di 4x4, perché è una realtà che può avvenire in qualsiasi quartiere malfamato di ogni parte del mondo. Gli attori sono stati molto bravi,i n particolar modo Juan Pedro Lanzani, l'attore di Ciro, che ha saputo attraverso la sua espressività a mostrare la graduale sofferenza sempre più insostenibile del ladro affamato, assetato e stremato come se si trovasse davvero in quella difficile situazione
Voto: 7/10
Dongalunnaru Jaagrathaa (2022) il remake indiano di Sathish Tripura
Riguardo il remake indiano, in grosso modo per buona parte del film è fedele all'originale, ma verso la parte centrale e finale cambia significativamente. Il nostro ladro, stavolta di nome Raju, verrà maggiormente approfondito, così come verrà data maggiore Importanza alla sua relazione coniugale in crisi (nel film originale la moglie del ladro viene citata, ma non compare mai): Raju ha una moglie dolcissima, Neeraja, che lo sposa contro il volere dei propri genitori, è in attesa di un bebè e si licenzia per prepararsi al parto, e perdona il marito per un precedente furto e l'umiliazione di essersi duvura recare in centrale, ma lo avverte che al 2º errore lo mollerà senza permettergli di conoscere il loro figlio/a una volta nato e in senso figurato di "renderlo orfano una 2ª volta dato che l'uomo era infatti orfano, fu costretto a piccoli furti per sopravvivere, e dunque la moglie abbandonandolo lo avrebbe condannato nuovamente ad essere orfano e solo. A differenza del film originale, poco dopo essere finito in trappola, Raju riuscí non solo a sentire la moglie in videochianata, ma anche a mettersi in contatto con altre persone che però non erano in grado di vederlo a causa dei vetri oscurati e della struttura dell'auto insonorizzata. Ma l'aspetto sicuramente peculiare, oltre al risentimento del dottore (in buona salute) che sfoga sua ira contro l'ennesimo ladro che prova a soffiargli l'auto, ma più che altro per sfogare la sua frustrazione per la morte della figlia che si era uccisa a causa del furto del suo laptop in cui erano presenti dati sensibili che le fecero perdere un'importante possibilità lavorativa, altro aspetto importante è la scoperta casuale della scoperta della morte di un bambino provocata accidentalmente da Raju senza neanche rendersene conto. Raju è un ladruncolo di poco conto, a differenza del criminale del film originale che ha ucciso senza rimorso persone che lo avevano preso con le mani nel sacco per fuggire alla giustizia, la morte del piccolo fu una fatalità che però Il medico vuole fargli pagare divulgando sui social tutti gli aspetti salienti a partire dall'intrusione nell'auti del medico di nome Chakravathi, fino alle sue confessioni e la scoperta del bimbo morto e dunque, nella scena finale quando il dottore lascia decidere alle persone se risparmiare la vita o meno di Raju, (tenuto d'occhio dalla polizia accorsa), a reclamare la morte del ladro ci sono i genitori della giovane vittima, ma il finale di redenzione sarà molto felice e nessuno morirà. Tra l'altro Raju tuttavia se l'è passata assai meglio di Ciro dovendo patire solo la fame, la sete e la perdita di lucidità che lo porta a parlare, se non meglio a confessarsi con il grillo intrappolato con lui in auto, poiché essendo sprovvisto di pistola, non spara ai vetri blindati ferendosi alla gamba e una volta uscito tutto sommato gode di buona salute (anche se un proiettile alla fine se lo prende volontariamente salvando la vita proprio al suo carceriere e torturatore, pur restando vivo anch'egli).
Considerazioni finali
In un remake apprezzo sempre quando non è una fotocopia di un film ma, pur applicando differenti cambiamenti riesce a dare un'identità al prodotto, senza modificarla così drasticamente da renderlo un reboot. A mio avviso Sathish Tripura riesce a dare un approfondimento maggiore ai personaggi rendendoli interessanti, nella scena in cui il dottore mette ai voti il destino del ladro catturato, pur continuando a stare dalla parte del dottore anche se forse la morte è eccessivo nonostante la sfiducia nelle autorità, rispetto a Ciro verso il quale ho avuto un risentimento maggiore, Raju invece mi ha dato l'impressione di poter provare verso di lui empatia dato che non ha commesso crimini gravi se non quelli della morte accidentale di un bambino a bordo di un auto scelta per un furto. infine, anche se non è così rilevante, non capisco il perché del mischiare discorsi in telugu (o in altre delle 23 lingue ufficiali ed esclusive dell'India) all'inglese senza alcun apparente motivo (come tra l'altro fa notare Raja stizzito al suo aguzzino che di tanto in tanto sbraita in inglese, ma pare che sia una prerogativa del cinema indiano fare qualche battuta a caso in inglese). Tutto sommato, direi che è stato un remake interessante.
Voto: 7/10
Gerry
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