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Tron: Ares (2025): Un tuffo nel passato nei mitici anni '80

Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo il 3º capitolo di una saga che apprezzo senza esserne particolarmente fan, ovvero Tron, il cui 3º episodio del 2025 diretto da Hans Joaquim Rønning ha per sottotitolo: Ares, che è anche il nome dell'omonimo Master Control creato dal nipote del defunto Edward Dillinger. 


Sia la storica big tech Encom che la Dillinger hanno piani differenti, ma che vedono entrambi lo stesso obbiettivo: proiettare i costrutti digitali per la 1ª volta nel mondo reale (mentre nei precedenti capitoli, al massimo, erano gli umani che entravano nel mondo digitale del grid) e di prolungare la loro esistenza oltre il limite di 29 minuti. L'obbiettivo della CEO della Encom: Eve, oltre a quello di proseguire la produzione di videogiochi di grandissimo successo, è di dedicarsi seguendo le orme della sorella Tess deceduta a causa di un glioblastoma, ad obbiettivi umanitari come realizzare alberi da frutta digitali edibili per sconfiggere la fame nel mondo e curare malattie, con il vantaggio, non da poco sulla concorrenza, di essere  vicina a scoprire il segreto del codice Permanence, ideato da Kevin Flynn, in grado di rendere stabili permanente i costrutti digitali una volta proiettati nella realtà. L'obbiettivo invece della Dillinger, guidata da Julian, nipote di Edward Dillinger, è tutt'altro che encomiabile: costruire il soldato ideale, e come affermerà cinicamente "perfettamente sacrificabile", una frase che colpisce in particolare il programma Master Control denominato Ares che viene presentato a una folla di investitori il tempo necessario prima che la sua copia muoia allo scadere dei 29 minuti. Indubbiamente, nonostante le avvertenze della madre di non compiere sciocchezze, Julian non potendo certo presentare un progetto militare che, per quanto efficiente e dotato di armi potenti e altamente distruttive, era completamente inaffidabile data la brevissima autonomia dei suoi soldati e, convinto che la CEO rivale abbia fatto progressi significativi nell'utilizzo del codice Permanence, da la direttiva ad Ares e Atena, altro programma della Dillinger, di carpire le varie informazioni giungendo anche all'omicidio della sua rivale. Tuttavia, Ares nonostante sia un programma, inizia a prendere coscienza di sé, una consuetudine che non dovrebbe fare parte di un programma digitale, per cui viene definito malfunzionante e da eliminare in quanto un ribelle contro il suo creatore: in primis perché dopo aver visto la "morte"/eliminazione di un altro compagno senza poterlo salvare durante l'assalto alla banca dati Encom, rammenta anche le parole ciniche di Julian che li considera dei soldati perfettamente sacrificabili, e inoltre, conoscendo la personalità di Eve, dopo aver ossservato migliaia di informazioni e video per rintracciare la donna, viene a sapere della sua perdita e della sua visione di utilizzo dell'IA e della tecnologia per scopi benefici, decide di schierarsi dalla sua parte a patto che la stessa utilizzi il codice Permanence per permettergli di vivere una nuova vita come un qualsiasi umano e conoscere un mondo tutto da esplorare.

Considerazioni finali 

Indubbiamente, seguendo la trama semplice e lineare, il tema centrale del film è il dual use di qualsiasi tipo di tecnologia che, se adoperato con lungimiranza permette progresso è alta qualità della vita, ma se al contrario viene adoperato solo per il profitto e senza alcuna considerazione della vita umana, e specificamente in campo bellico, porta ad infinita sofferenza. Gli effetti visivi mi hanno fatto slogare la mascella: sia le armature, che i combattimenti tanto a corpo a corpo quanto quelle a bordo di vari veicoli, fra cui le iconiche moto che rilasciano una scia che può essere adoperata come arma, con le loro luci e la loro fluidità sono stati uno spettacolo per gli occhi, e anche musicalmente, credo che la scelta di musica synthwave sia fatta apposta per i film futuristici e fantascientifici. Un capitolo della saga con molta azione, in cui però non mancano temi di riflessione e a tratti filosofici come tipico del franchise. Effetto indubbiamente di nostalgia, oltre alle citazioni di cultura pop anni '80, è il Fan Service dedicato agli appassionati di Tron quando Ares, per ottenere il codice Permanence, deve entrare nella matrice del Grid originale riproposta fedelmente dal 1º film dove incontrerà il caro e vecchio Kevin Flynn divenuto lui stesso un programma dal 2º film.

Voto: 7/10

Gerry

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