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Black Jack, l"alter ego" di Osamu Tezuka

Molto bene carissimi amici, oggi torniamo a parlare di un lavoro molto importante di Osamu Tezuka ,il più venduto dell'autore con 50 milioni di copie e il più longevo serializzato per ben 10 anni dal 1973 al 1983 per la Akita Shoten e pubblicato in 25 tomi ovvero Black Jack


Similitudini tra la vita fittizia di Kuroo Hazama e quella reale dell'autore

Analizzando la vita di Tezuka e quella di Kuroo Hazama, conosciuto da tutto con lo pseudonimo di Black Jack, possiamo riscontrare alcune similitudini tra le loro vite : Tezuka, a causa di una grave micosi rischiò di perdere le braccia ed essere costretto ad appendere il pennello da disegnatore precocemente, ma grazie alle cure di abili medici verso i quali provò una forte riconoscenza e ammirazione, decise lui stesso  di studiare e laurearsi in medicina all'università di Osaka. Allo stesso modo, ma in modo molto più avventuroso e drammatico, Kuroo dopo un incidente, di cui scopriremo i dettagli circa a metà opera, prova un forte risentimento verso i responsabili che, per incuria e avidità, provocarono il ferimento di lui e della madre la quale era in una condizione ancora più grave del figlio. Kuroo resto al capezzale della madre fino alla fine della sua vita in un modo tanto tenero quanto straziante completamente da solo perché il padre se n'era andato con un altra e non ebbe la possibilità di avere una vita felice come altri ragazzi e avendo lui stesso riportato gravi ferite per cui gli furono necessari trapianti di pelle da parte di donatori e soffrì varie malattie. Kuroo fu curato dal dottor Honma, un vero e proprio genio, che segui anche il giovane Kuroo durante la dura riabilitazione e questi gliene fu riconoscente e, proprio come Tezuka, decise di intraprendere gli studi medici durante i quali ebbe anche una breve storia d'amore con una sua collega, ma il destino volle che le loro strade si separassero per ricongiungersi di tanto in tanto.

Personaggi principali e trama essenziale

Tra un capitolo e l'altro, dove ogni storia si sviluppa in un singolo capitolo di circa 20 pagine (e capita spesso che le storie termino in modo brusco) Black Jack realizzi splendidamente operazioni di vario genere ricche di particolari che avvengono sotto banco, perché il dottore è senza licenza ed è disprezzato da molti suoi colleghi e dalla stessa associazione medici nipponica soprattutto perché cura solo in cambio di forti onorari (che in teoria, per legge non possono superare certe cifre), ma essendo il migliore a livello mondiale spesso richiedono la sua consulenza. BJ non è solo un medico, spesso fa sfoggio della sua abilità anche come lanciatore di bisturi che porta sempre con sé sotto il suo pesate mantello che indossa anche in estate per soccorrere persone in difficoltà, ma anche per difendersi perché spesso riceve incarichi da malavitosi o deve recarsi in paesi sotto il comando di regimi dittatoriali. 

Da una prima lettura sembrerebbe quindi che si occupi solo di ricchi che possono pagare alte cifre, ma spesso si trova a curare degenti che per le loro condizioni economiche non possono assolutamente pagare, tuttavia BJ, nonostante spesso faccia lo schizzinoso e si rifiuti di dargli assistenza, alla fine ha un cuore d'oro e dimostra di avere un forte senso di giustizia e della vita, infatti, incoraggerà sempre i suoi pazienti e aspiranti suicidi al contrario del suo collega Kiriko che applica l'eutanasia e con le classi sociali più povere spesso fa pagare i suoi onorari a chi per esempio provoca danni al paziente (come industrie con una condotta irresponsabile ad esempio), applica condizioni particolari e fa pagare delle cifre simboliche accessibili a tutti dimostrando una certa moralità tutta sua. Tra un'operazione e l'altra, il dottore sarà aiutato dalla sua assistente e domestica Pinoko il cui incontro è tanto particolare quanto raccapricciante ma non voglio spoilerare molto perché è il momento più importante del fumetto: un piccolo suggerimento ve lo do: riflettendo sul nome, Pinoko, che fa riferimento a Pinocchio, la ragazza in realtà ha un età di 18 anni all'inizio del 1º incontro con il dottore ed è costretta a vivere nel corpo sintetico di una bambina che BJ, come un Geppetto, le costruisce personalmente.

Verdetto

Il fumetto è molto bello, molti episodi faranno piangere ma anche riflettere ma siccome ciascuno episodio è autoconclusivo e deve obbligatoriamente terminare in 20 pagine a volte le storie vengono chiuse in modo affrettato e grossolano, non è un fumetto giapponese per tutti, non solo per la pesantezza dei temi e dei paroloni in medichese, ma anche perché è uno dei pochi fumetti nipponici autoconclusivi la cui storia principale prosegue a singhiozzo (se siete lettori di fumetto italiano come me ci sarete abituati) e infine nota dolente il fumetto non presenta neanche un vero finale. Tuttavia, è un fumetto che mi ha piacevolmente intrattenuto e che se siete fan di Tezuka non può assolutamente mancare.

Voto: 7/10


Gerry

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