Passa ai contenuti principali

The Killer (2024): il ritorno di un cult action cinese di successo mondiale degli anni '80

Molto bene carissimi amici, finalmente sono riuscito anche a recuperare il remake di un film cinese del regista hongkonghese John Woo. A distanza di 35 anni dall'opera originale, lo stesso regista decide di realizzarne più che un remake, direi un reboot con cast occidentale di The Killer che presenta molte citazioni tratte dal film originale del 1989, ma la trama cambia definitivamente. Nel film originale, i personaggi parlavano cantonese e la trama cercava di piacere con le sue atmosfere gangster anche ad un pubblico occidentale ottenendo un buon successo internazionalmente e arrivando ad essere un piccolo cult. In questo re-make/boot invece si parla in lingua inglese e francese data l'ambientazione parigina.  Per il momento, il film è disponibile solo per la piattaforma Peacock, non abbiamo ancora una data di uscita italiana e ho dovuto recuperare il film in lingua.



Di cosa tratta e le similitudini/differenze con l'originale

Come nell'originale, il protagonista è un killer prezzolato, anzi, una killer, Zee, interpretata dall'affascinante Nathalie Joanne Emmanuel che come attrice di film di azione ( The Fast and Furious , Die Heart ...) a me piace. Zee trova conforto (come nell'originale) in una chiesa sconsacrata, luogo dove viene raggiunta da un portavoce irlandese di un boss francese per ricevere l'incarico di accoppare dei rivali in affari per il traffico di droga che hanno sottratto un loro carico. Zee, svolge alla perfezione l'incarico, ma nel locale dove avviene la mattanza, come nell'originale, una cantante che si stava esibendo, viene ferita e  finisce per rischiare di perdere definitivamente la vista ma, al contrario dell'originale dove avremo una love story tra il killer e la poveretta, semplicemente Zee ha una morale per la quale si rifiuta di uccidere "civili" innocenti e reputa  che a causa della probabile e permanente cecità, la ragazza non avrebbe avuto modo di riconoscerla, anche se, in piccola parte, era stata coinvolta nel furto del carico di droga. L'idea di risparmiare la vita alla civile non piace decisamente al portavoce del boss che gli rammenta il suo passato difficile durante il suo primo ingresso in Francia, la riconoscenza che gli doveva ed è disposto a sguinzagliare altre killer per portare a termine il compito che non aveva ottemperato ed eventualmente di farla fuori qualora decidesse di tradirli. Allo stesso caso, si stava occupando anche un poliziotto francese integerrimo che tuttavia avrà delle difficoltà a svolgere il suo lavoro poiché nel grosso caso del furto della droga viene coinvolta una personalità politica importante e inoltre ci saranno anche diversi agenti corrotti. In un modo o nell'altro, grazie ad un collegamento, le strade di Zee e del poliziotto Sey si incrociano e si troveranno per forza di cose a cooperare.

Considerazioni finali

The Killer non è un mega filmone, indubbiamente la trama è semplice e punta soprattutto sull'azione,un azione molto anni 80 proprio come piace a me, ma che si sforza anche di renderla più varia narrando il passato della killer e di sviluppare una trama più varia e complessa con colpi di scena e doppiogiochismi. Le coreografie di combattimento corpo a corpo sono maggiori rispetto al predecessore che preferisce l'uso del piombo. Unica pecca il sangue, sembra essere realizzato in CGI, ma a parte questo, lo reputo un buon film action e spero che qualora giungesse in Italia abbia un buon esito

Voto: 7/10

Gerry

Commenti

Post popolari in questo blog

Peter Pan: Incubo nell'isola che non c'è (2025), 3ª pellicola del TCU con un Peter Pan tossico e rapitore di bambini

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di  Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è ( Peter Pan's Neverland Nightmare ), 3º film del discusso  Twisted Childhood Universe  ( TCU ) che reimmagina in chiave horror i classici Disney che hanno perduto i diritti e che quest'anno ci offrirà ben altri 3 film. Essendo un film, diretto da Scott Chambers, molto indipendente, oltre a essere particolarmente violento, sfida anche la censura e qualche contenuto dello stesso potrebbe turbare gli spettatori. Dopo un intro animata penosamente (e persino peggiore delle intro dei 2 film precedenti basati su Winnie-The-Pooh  e i suoi amici incazzatissimi con Christopher Robin) per descrivere attraverso le parole dello stesso Peter la paradisiaca isola che non c'è per irretire i bambini che hanno la sfortuna di incontrarlo e convincerli a seguirlo. Quello che ben presto si intuisce, è che Peter non ha nulla di magico o incantato, lo vedremo solo in una scena levitar...

Shinobi, il famoso hack and slash SEGA

Shinobi (2002): Playstation 2 Salve a tutti! Inauguriamo RecensioNerd con questa prima recensione del blog, trattasi di Shinobi per PlayStation 2. È un titolo che richiama le radici del leggendario franchise di Sega, risalente agli anni '80, ma con un approccio completamente rinnovato per il pubblico moderno del 2002.  Grafica e Ambientazione Il gioco si distingue per la sua estetica dark e futuristica, con ambienti urbani decadenti e sinistri che riflettono un'atmosfera distopica. I livelli sono ricchi di dettagli, ma il vero protagonista visivo è il personaggio principale, Hotsuma, con il suo iconico mantello rosso e la spada maledetta Akujiki, che brilla minacciosamente mentre assorbe le anime dei nemici. Gameplay Il gameplay di Shinobi è frenetico e impegnativo. Il titolo abbraccia completamente il concetto di "hack and slash", con un'enfasi sulla velocità e sull'azione continua. Hotsuma deve costantemente sconfiggere i nemici per mantenere attiva la sua s...

Speak No Evil (2024), remake del omonimo film cult danese con good ending

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di un remake accolto in modo misto dal pubblico: tra chi preferisce l'originale e soprattutto il messaggio che vuole veicolare e chi, al contrario, apprezza maggiormente il finale di questa pellicola del 2024 forse più scontato e speranzoso. Parlando del film originale del 2022 diretto da Christian Tafdrup , Speak no Evil è il titolo internazionale, ma preferisco di più quello originale in lingua danese: Gæsterne, "Ospiti" nella nostra lingua, che a mio parere è migliore per rendere meglio l'idea della trama. Essenzialmente, per chi non avesse visto neanche l'originale, 2 famiglie: una danese, che ha una figlia autistica e l'altra olandese con un figlio che (a detta dei genitori) per una menomazione alla lingua non è in grado di esprimersi, si incontrano per puro caso durante una vacanza in Italia e, parlando del più e del meno, entrano in sintonia. Appena la famiglia danese rimpatria, riceve poco dopo una lettera dal...