Molto bene carissimi amici, oggi parliamo dell'opera più famosa e remunerativa di Gege Akutami: Jujutsu Kaisen di cui parleremo sia del volume 0 (Tōkyō toritsu jujutsu kōtō senmon gakkō) serializzato nel 2017 e raccolto in un singolo albo l'anno successivo, che della serie regolare iniziata sempre nel 2018 e conclusa il 30 settembre del 2024 con il capitolo 271. In Giappone, per gli appassionati della serie, sarà uno splendido natale perché saranno pubblicati il 25 dicembre i volumi 29 e 30 che raccoglieranno il materiale restante non ancora cartaceo e aggiungeranno sicuramente molte copie in più alle attuali 100 milioni vendute fin'ora.
Il volume 0
Essendo un prequel, presenta quelli che saranno gli studenti del 2º anno dell'istituto di arti occulte di Tokyo nella serie regolare, al loro 1º anno. Il protagonista è un ragazzo timido e fortemente insicuro di sé di nome Yuta, innamorato e ricambiato da una ragazza di nome Rika, ma dopo la sua morte è tormentato, per modo di dire, dalla stessa come maledizione che lo protegge diligentemente (forse troppo) da dei bulli e da sé stesso che tenta più volte il suicidio per il timore di ferire o uccidere chi gli sta accanto. Nel fumetto, coloro che sono afflitti da una maledizione e di livello speciale per giunta (maledizioni, stregoni/sciamani e gli oggetti con forza malefica che adoperano sono classificati da una scala da 4, il livello più basso, a 1, il più alto ed eventualmente esistono livelli speciali particolarmente potenti) sono considerabili un potenziale pericolo, giudicati e condannati a morte da una commissione alla quale Yuta si sottopone volontariamente desiderando la morte. Tuttavia, il ragazzo finisce sotto l'ala protettiva del maestro Kakashi di turno, ovvero l'invincibile professore Gojo che, essendo sempre contrario alle idee della classe dirigente attuale troppo conservatrice, drastica e soprattutto corrotta, vuole che il ragazzo adoperi la maledizione dalla quale è afflitto per il bene e allo stesso modo spezzare la maledizione e revocare la sua condanna a morte. Yuta conoscerà i suoi compagni di corso: Maki una ragazza considerata una pecora nera dal suo prestigioso clan, gli Zenin, perché senza occhiali non era in grado di vedere le maledizioni e per essere in grado di usare solo oggetti maledetti senza però poter produrre energia maledetta, un panda parlante (le cui origini e poteri particolari verranno mostrati meglio nella serie regolare) e infine Toge, un ragazzo che può maledire i suoi avversari con un particolare linguaggio (es. "muori","fermo"...) ma allo stesso tempo può fare del male ai suoi alleati con i quali "comunica" utilizzando la lista dei vari condimenti degli onigiri. I 4 giovani, conosceranno altri membri del personale scolastico e, tra una missione e l'altra, informeranno il lettore sulla terminologia delle varie tecniche e in particolare sulla cosiddetta "espansione del dominio" (e spesso si farà fatica a comprendere il loro funzionamento perché si ricorre a termini di fisica e altre discipline scientifiche), utilizzo di schermi, tipologie di demoni e molto altro e conosceremo uno dei villain principali della saga, Geto, ex studente e amico di Gojo fuori come un balcone con il desiderio di far fuori tutti gli umani privi di potere, che per semplificare chiameremo nel corso della recensione babbani, ed è in grado, un po' come All for 1 con i quirk, di rubare le maledizioni altrui e sarà particolarmente interessato a Rika e tenterà dunque di uccidere Yuta con l'aiuto di diversi accoliti e dichiarerà guerra all'istituto di Tokyo (il perché delle sue motivazioni sarà abbondante spiegato in un flashback di ben 2 volumi interi della serie regolare).
Ricostruzione Timeline tramite Flashback (allerta spoiler)
Come sapete, a me piace particolarmente trattare la trama seguendo la Timeline. Seguendo i Flashback e ricostruendo cronologicamente la storia, nella serie regolare abbiamo una maggiore chiarezza sul rapporto di amicizia tra Gojo e Geto, ai tempi in cui erano studenti dell'istituto al 2° anno, a cui fu affidata la missione di scortare una ragazza il cui compito era di fondersi con lo stregone immortale di nome Tengen (dotato di straordinarie tecniche protettive e capacità di erigere barriere per proteggere oggetti maledetti e gli istituti di stregoneria di Tokyo e Kyoto) per evitare la sua evoluzione mantenendo forma umana. Tuttavia, a voler morta la ragazza per scopi differenti ci sono 2 gruppi terroristici: Q che voleva stravolgere il mondo della stregoneria e la confraternita del vaso del tempo che idolatrava Tengen e riteneva che la fusione tra lo stregone e la ragazza fosse impura. Quest'ultima gruppo, o meglio setta religiosa, per conseguire la purificazione e deificazione di Tengen, pose una taglia sulla testa della ragazza e assoldò l’assassino di stregoni Toji, ex membro del già citato clan Zenin (cacciato più o meno per gli stessi motivi di Maki) e padre di uno degli studenti di Gojo della serie regolare di nome Megumi. Gojo e Geto falliscono la missione e dopo che Gojo, con estrema fatica sconfigge Toji, quest’ultimo prima di morire gli affida la custodia di suo figlio e scopriremo che, oltre al clan Zen'in, su cui si concentrerà la trama e in particolare sulle proprie lotte interne per il potere, c'è anche il clan Gojo e Kamo considerate le 3 famiglie più prestigiose di stregoni. Scopriamo inoltre il motivo del cruccio di Geto che inizia a provare fastidio per i babbani, che considera "scimmie", e reputa che solo dopo il loro genocidio si possa eradicare per sempre il pericolo della nascita delle maledizioni e, in seguito, diventa il leader proprio del culto religioso della confraternita e tacciato di essere uno stregone nero e perseguitato dopo aver ucciso un gran numero di babbani che volevano giustiziare 2 ragazzine di stregoneria (ci si collega al volume 0 e scopriamo, perché era poco esplicito, che dopo il ferimento di Geto nello scontro contro Yuta, Gojo gli dà il colpo di grazia). Parlando della serie regolare, abbiamo 2 pericolosissimi villain collegati tra loro: Kenjaku, una maledizione che può impossessarsi dei corpi dei defunti e che avrà una relazione con il clan di Kamo, dopo essersi impossessato del corpo di Noritoshi Kamo e facendo esperimenti su degli uteri maledetti (ibridi maledizioni/umani). Kenjaku sarà poi coinvolto nella nascita del 2° protagonista della saga, Yuji (che in un certo senso quindi è imparentato con i grembi maledetti), nato da una donna morta e posseduta da lui in precedenza da Kenjaku, di nome Kaori e da Jin Itadori, la reincarnazione del fratello del 2° principale villain, Sukuna, dopo che quest'ultimo lo uccide quando entrambi erano ancora nel grembo materno per sfamarsi. Yuji, come avremo modo di vedere nella serie regolare avrà modo di fondersi con Sukuna e diventare una vera bomba nucleare ambulante che suscita timore tra le alte sfere della stregoneria ma che, come Yuta, sarà difeso da Gojo. Kenjaku inoltre, dopo l'uccisione per mano di Gojo dell'ex amico Geto, si impossessa proprio del corpo di quest'ultimo e stringe un'alleanza con Sukuna, dividendo la sua anima nelle 20 dita delle sue 4 braccia e cercando, per semplice "curiosità artistica" di fondere l'umanità con Tengen (che senza il cosiddetto "Ventre del fluido astrale"), oramai è più simile a una maledizione che a un essere umano, per dare vita a una creatura superiore a umani e maledizioni.
Trama generale e caratteristiche in comune con altri Battle Shonen
Tornando al presente, ho avuto una sensazione di Deja Vu già a partire dal 1º albo: Il protagonista è Yuji, un giovane particolarmente abile negli sport, ma che preferisce un club scolastico di azzeccati del paranormale solo perché quel tipo di attività gli permetteva di potersi recare in ospedale dal nonno malato che era tutto ciò che gli restava della sua famiglia. Poco prima della sua morte, il vecchio esorta il nipote a fare del bene per poter morire circondato da tante persone premurose al contrario suo e Yuji, essendo amichevole ed espansivo, conosce Megumi, divenuto stregone del noto istituto, quando questi lo allerta della pericolosa presenza di un oggetto maledetto particolarmente potente entrato in possesso dei compagni del club di occulto della sua scuola. Nonostante l’assurdità del suo racconto, Yuji gli crede temendo il peggio per i suoi amici e, in effetti, attratti come da una calamita, differenti maledizioni si radunano presso l’oggetto maledetto che conferisce una forza strabiliante una volta ingerito. Una maledizione in particolare stava avendo la meglio tanto su Yuji e Megumi, e il protagonista non ci pensa 2 volte per gustarsi un bel dito di una delle maledizioni più potenti in assoluto che prende il nome di Sukuna. Tuttavia, la maledizione (che in passato fu uno stregone temuto in carne ed ossa) con 2 facce e 4 braccia, essendo stata suddivisa per debilitare il suo potere, ed essendo Yuji particolarmente forte, quest'ultimo riesce a prevaricarla e a riprendere il controllo del suo corpo. Tuttavia, come successe a Yuta, le altre sfere della scuola di stregoneria decretano la sua morte per la sua potenziale pericolosità, ma il maestro Gojo (e anche Megumi che è in particolare sintonia con Yuji essendo 2 idealisti) intercede e si assume la responsabilità del ragazzo e, quanto meno, riesce a ritardare la sua condanna capitale fino a quando pappate le 19 dita restanti, Yuji sarebbe stato ucciso e con lui sarebbe morto anche Sukuna nella sua forma completa. Yuji, dunque, diventa uno studente dell’istituto di arti occulte, e oltre a Megumi in grado di dare ordini a vari Shikigami e muoversi attraverso la sua ombra, conosce anche un'altra compagna di corso di nome Nobara che usa poteri vodoo adoperando le classiche bamboline alle quali conficcare chiodi con il martello. I 3 studenti si trovano ad affrontare un battesimo del fuoco in una missione decisamente fuori dalla loro portata che costringe Yuji, a malincuore ad evocare Sukuna che approfitta della sua momentanea libertà per prendere il ragazzo in ostaggio. Yuji ritorna in sé e muore, tuttavia Sukuna all’interno della sua anima gli offre la possibilità di ritornare in vita a patto di stipulare un vincolo di cui Yuji, una volta tornato in vita, non ricorderà nulla. Nel 2º albo, Akutami non dimentica i personaggi del volume 0, Megumi e Nobara conoscono i loro senpai (eccetto Yuta che svolgerà una lunghissima missione e comparirà solo a metà storia) e li avviseranno che ci sarà il solito scambio culturale (e di pugni) con la scuola parallela di Kyoto e si introducono i classici schemi dei Battle Shonen dotati di una struttura scolastica. Il redivivo Yuji, che continua a essere dato per morto ufficialmente, si allena in segretezza con Gojo e partecipa ad alcune missioni in cui ha modo di incontrare gli accoliti di un redivivo Geto (in realtà solo il suo corpo, perché la sua mente è stata sostituita da una maledizione di nome Kenjaku) nelle quali è accompagnato dall'ex impiegato Nanami che diventa stregone solo perché a detta sua il suo lavoro era una merda. Yuji, finalmente si ripresenta ai suoi compagni di corso e conosce i suoi senpai ed è pronto ad affrontare la sfida organizzata tra gli studenti che non mancheranno di essere interrotte, come in ogni Battle Shonen, dalle classiche interferenze durante il normale svolgimento delle attività scolastiche. I piani alti danno l'ordine agli studenti di Kyoto di accoppare Yuji in quanto grave e potenziale minaccia e mentre gli studenti dei 2 istituti si menano ignorando il vero obiettivo della sfida con l’intento di uccidere, a loro volta sono interrotti da un gran quantità di maledizioni e da stregoni neri guidati da Geto/Kenjaku e, nella confusione più totale e diverse perdite nemiche grazie all’invincibile Gojo, vengono rubati diversi oggetti maledetti loro reale obiettivo dal principio. Non può ovviamente mancare il rapimento da manuale shonen, stavolta non di uno studente ma proprio del professore Gojo, sigillato durante uno degli archi narrativi più ampi ambientato a Shibuya, dai cattivoni che inoltre intrappolano diversi cittadini attraverso una barriera prendendoli in ostaggio. Dopo un protagonismo totale di Gojo, finalmente tocca ai suoi studenti e professori più esperti salvarlo affrontando miriadi di combattimenti e, a mano mano che i combattimenti diverranno più duri e piangeremo svariate morti, saranno introdotti diversi quesiti a cui seguiranno altri nel successivo arco in cui sarà approfondita la figura di Tengen e il rituale di fusione con il genere umano nella mente contorta di Kenjaku, che richiede un gran ammonto di energia malvagia attraverso una sorta di royal rumble dove tutti dovranno ammazzarsi pur rispettando le regole di una sorta gioco di ruolo su ampia scala che consente di avere la facoltà di aggiungere una nuova regola guadagnati 100 punti. Gli eroi continueranno la missione di salvataggio di Gojo, rimpinguando le loro fila dopo le precedenti perdite con nuovi alleati tra cui Yuta (che apparirà proprio a metà saga fumettistica) giustificando anche la sua enorme assenza dovuta alla missione all'estero. La parte più interessante è dedicata alle sorelle Maki e Mai e della lotta al potere, dopo la morte del precedente leader e il sui testamento, non gradito dai legittimi eredi, poiché prevedeva l'ascesa di Megumi nel casobin cui a Gojo fosse accaduto qualcosa di spiacevole (avrei gradito qualche approfondimento anche sul clan decaduto si Kamo). Non meno importante, è l'ultimo arco narrativo che sarà corale perché per battere Sukuna, si necessiterà lo sforzo congiunto di tutti i personaggi e stavolta toccherà a Yuji di onorare il suo debito nei confronti di Megumi, che finirà per essere il nuovo contenitore. Per Yuji sarà dura, avrà all'incirca un mese per allenarsi (come in ogni classico battle shonen abbiamo il classico allenamento intensivo di breve durata, ma di massima resa nel quale sviluppare tecniche poderose per poter tener testa all'avversario fortissimo e riservargli un asso della manica finale).
Considerazioni finali
Nonostante una narrazione non sempre limpida, dei pipponi lunghissimi e noiosi sulle tecniche utilizzate dai vari personaggi. Jujutsu Kaisen è gradevole, le meccaniche di combattimento sono fighe anche se, come è normale che sia, vengono rispettate diverse norme standard poco originali tipiche del genere. Yuji e gli altri personaggi vivono spesso dietro l'ombra del grande e mitico Gojo e, solo quando questi non è in grado di intervenire, si dà risalto ai numerosi personaggi che umanamente, è impossibile sviluppare bene in soli 30 volumi. La qualità delle tavole è superba, ma a volte si può costatare un calo in alcuni capitoli.
Voto: 7/10
Gerry
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