Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo il sequel di Smile, diretto sempre da Parker J. Finn, che ha ricevuto una calda accoglienza come il suo predecessore. Non temete! Il titolo è provocatorio, ma non parliamo di un "musical" a tutti gli effetti come il recente flop Joker: Folie à Deux (che in parte ho apprezzato), ma essendo la protagonista una cantante, Skye, giustamente qualche canzone dovrà pur cantarla. Il ruolo di Skye è interpretato ottimamente da Naomi Grave Scott, cantante anche nella vita reale (immagino avrà sfruttato il suo ruolo per proporre anche la propria carriera canora) che, dopo essere uscita da una brutta vicenda di droga ed eccessi, si beccherà pure la maledizione del sorriso e sarà perseguitata da visioni nelle quali apparirà anche il suo fidanzato morto in un incidente stradale dal quale lei era uscita malconcia. Su internet è letteralmente esploso il meme che ritrae il sorriso maligno del fidanzato deceduto della cantante per mostrare il talento della mimica facciale e la somiglianza dell'attore Ray Nicholson con quelli del suo illustre padre John Joseph Nicholson. A ogni modo, non possiamo saggiare le capacità recitative del giovane attore, poiché comparirà a stento una manciata di minuti in una delle terribili visioni di Skye e in un flashback dove saranno chiariti alcuni punti sull'incidente automobilistico.
In che consiste la maledizione per chi non conoscesse il 1º film?
Chi ha la sfortuna di essere afflitto dalla maledizione del sorriso, in base anche alla sua resistenza psicologica, ha più o meno un massimo di una settimana per spezzare la catena e sopravvivere uccidendo un tizio a caso, solo se nei paraggi c'è un testimone che, a causa dello shock, viene a sua volta posseduto dalla maledizione. Nei 2 film, ovviamente le vittime sono ignare di esserlo (e indagheranno per comprendere cosa stia succedendo loro), inizieranno a essere perseguitate da terribili visioni di gente che ride e nel caso non riuscissero a spezzare la maledizione, dopo massimo una settima, come abbiamo scritto, un'entità malevola si veste letteralmente della loro pelle (rappresentando l'anima diciamo), le costringe a fare un sorriso a 32 denti e a uccidersi, sempre rigorosamente davanti un testimone, per garantire il passaggio dell'entità da una vittima all'altra.
Trama del 2º capitolo, critica sociale e considerazioni
Uno dei sopravvissuti del 1º film, riesce a spezzare la catena passando la maledizione a un tossico, ma morirà accidentalmente per altri motivi che scoprirete nei primi minuti di film. La protagonista, come abbiamo già scritto, è la cantante Skye uscita miracolosamente sopravvissuta all'incidente automobilistico che ha ucciso il suo fidanzato e da una lunga riabilitazione per riprendersi dalle ferite ma anche dalla droga. La giovane ha per manager sua madre che è davvero una stronza, dato che per lei è solo una gallina dalle uova d'oro e che se ne frega altamente dei suoi problemi (figuriamoci quando la salute mentale della figlia si deteriora rapidamente a causa dell'entità malevola) e la costringe a esibirsi anche durante momenti psicofisici decisamente ottimali (denunciando un po' il mondo dello spettacolo in generale no? Se viene fatto un evento, come in questo caso un concerto, si pagano bei milioni e sospenderlo costa altrettanto, per cui familiari e manager avidi schiacciano i diritti dei cantanti, dimenticando che sono persone). Siccome Skye, oltre a cantare, balla, deve allenarsi tra una coreografia e l'altra, ma una brutta ferita alla schiena le fa' vedere le stelle e i farmaci prescritti le fanno un baffo. Per alleviare i suoi dolori, Skye ha bisogno di un farmaco non proprio legalissimo e si affida a un suo amico spacciatore (proprio quello che era stato testimone dell'omicidio a inizio film) che però si suicida davanti a lei con un sorriso smagliante. Skye ovviamente accuserà i sintomi della maledizione, ma ovviamente nessuno la prenderà sul serio credendo che sia ricaduta nei suoi problemi di droga e ancora meno la madre che minimizzerà la situazione facendola ricoverare segretamente perché come si suol dire "The Show Must Go On" e si preoccuperà solo di farle firmare autografi, sorridere ai fan, cantare ecc... Skye si rivolge disperata all'amica con la quale aveva rotto in malo modo e quest'ultima accetta fin troppo facilmente di perdonarla (e non sarà un particolare da poco) e, allo stesso momento, sui social riceverà dei messaggi di un uomo che sa che era sul luogo dove aveva visto il suo spacciatore uccidersi senza denunciare il fatto alla polizia; Ricorda un po' I Know What You Did Last Summer vero? Tuttavia, il misterioso uomo che si rivelerà essere un medico, non ha affatto intenzione di ricattarla o vendicarsi di lei, ma anzi, tentare di salvarla perché il fratello era una delle vittime della maledizione che si era pentito di non aver ascoltato e, dopo la sua morte, si era promesso di uccidere la maledizione trattandola alla pari di un virus da debellare in modo che nessun altro dovesse morire ancora. La cura è assurda, essenzialmente con l'ibernazione e somministrazione di farmaci specifici vuole causare uno stato di morte apparente, senza danneggiare il cervello, per uccidere la maledizione e poi scongelarla e riportarla in vita con una massiccia dose di adrenalina. Skye, ovviamente, fino ad allora aveva ignorato di essere nelle mani di un'entità maligna e dopo aver ascoltato in cosa consisteva la cura e che non garantiva nemmeno l'1% la sua guarigione ovviamente lo manda a cagare ma, con l'acutizzarsi i suoi sintomi giorno dopo giorno non avrà altra scelta. Il finale è criptico e, come in American Psycho, la giovane non sarà più in grado di distinguere la realtà e così anche lo spettatore non è in grado di comprendere se la protagonista abbia fatto o meno determinate azioni.
Voto: 8/10
Commenti
Posta un commento