Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di Transformers One, un film di animazione diretto da Joshua Cooley di quest'anno, che mi ha particolarmente colpito perché veicola messaggi interessanti e finalmente, a differenza dei precedenti prequel Live Action (meglio classificabili come Spin-off) sempre legati alla saga di Michael Benjamin Bay: Bumblebee (2018) e Transformers: Il risveglio (Rise of the Beasts, 2023), abbiamo modo di vedere per la prima volta in una pellicola, gli eventi precedenti proprio sul pianeta degli autobot: Cybertron, prima della grande guerra tra le fazioni dei buoni, i Transformers e quella dei cattivi, i Decepticon, e scopriremo che i loro rispettivi leader: Optimus Prime (all'epoca conosciuto come Orion Pax) e Megatron (all'epoca D-16) erano amici carnali.
Trama
Per alcuni aspetti di trama il film mi ha ricordato un po' A Bug's Life/Z la formica (Antz). La storia, come nel formicaio, si svolge nelle viscere del pianeta dove i protagonisti sono degli operai senza ingranaggi (e quindi non in grado di trasformarsi) che non possono fare altro che lavorare in miniera e a estrarre la fonte del loro sostentamento, l'energon. In passato il pianeta fu sconvolto da una precedente guerra combattuta dai Prime, i loro eroi, contro i Quintessianziani che li sconfissero e, con la scomparsa della matrice di comando, l'Energon che scorreva come i fiumi e i laghi del nostro pianeta si prosciugarono costringendo gli Autobot a vivere sotto la superfice ed estrarlo. Tuttavia, nel sottosuolo sorgono città che sono illuminate come se ci fosse un sole e la società è strettamente gerarchica da un lato i bot dotati di ingranaggi per lo più soldati e autorità, e dall'altra quelli che ne sono sprovvisti, che come abbiamo scritto, rappresentano la classe operaia formata da minatori, responsabili dello smaltimento di rifiuti e altre mansioni più umili. Orion, il nostro futuro Optimus, è proprio uno di questi operai e il suo ottimismo, il suo atteggiamento ribelle e rivoluzionario atto a voler migliorare la sua pozione contro una società avversa, e questo atteggiamento spesso causerà grattacapi e punizioni, da parte dei loro superiori, ad altri operai quali il miglior amico D-16 e l'ambiziosa e zelante Ariel e infine il suo interesse per scoprire cosa ci sia sulla superficie del pianeta e dove si trovi la matrice del comando (anche trafugando documenti riservati e rischiando la pena capitale) lo faranno sembrare un personaggio molto simile a quello delle formiche Flik e Z. L'eroe totale e tombale dei bot, Sentinel Prime (di cui D-16 è un accanito fan) è di ritorno da una missione sulla superficie fallimentare perché annuncia di non essere ancora riuscito a trovare la benedetta matrice, ma per accontentare il popolino organizza un'atteso evento sportivo e Orion coinvolge il povero D-16 in una bravata che però ha un effetto positivo sulla produzione degli operai alzando di molto il loro morale e sono ringraziati dallo stesso Sentinel personalmente. Tuttavia, un bot che aveva il dente avvelenato con Orion, spedisce la testa calda e D-16 che aveva preso le sue difese all'ultimo livello sotterraneo che si occupava dello smaltimento dei rifiuti. All'ultimo livello, il lavoro era decisamente duro e i 2 amici conoscono lo svitato (a causa di un lungo isolamento) e loquace B-127 (il futuro Bumblebee). I 3, casualmente, da un rottame trovano un importante filmato olografico con tanto di coordinate dell'ubicazione della matrice e decidono di infiltrarsi clandestinamente a bordo di un treno merci automatizzato senza pilota per raggiungere la superfice e coinvolgono anche Ariel che al contrario voleva denunciarli per ottenere una promozione e hanno modo di scoprire rivelazioni scioccanti che riguardano tradimenti e alleanze che distruggono la visione menzognera della società come la conoscevano, e ciascun personaggio reagisce in modo più o meno lucido, ma in particolare D-16 è quello che la prende male, malissimo perché si sente tradito da colui che considerava un modello da seguire e ciò porterà anche a una rottura con Orion, il suo migliore amico.
Considerazioni
La superfice come il sottosuolo del pianeta con le sue città sono state ben caratterizzate e animate, la silhouette dei personaggi invece mi ha fatto un po' storcere il naso ma, sono assolutamente colpito dalla qualità delle animazioni dei combattimenti. Come in un videogame, la grafica non è tutto, conta il contenuto, e la storia mi è particolarmente piaciuta: non ha niente a che vedere con gli episodi un pochino trash ma godibili della saga di Bay, il personaggio di Orion è simpatico ed esemplare perché mostra un'incrollabile volontà di prendere in mano il proprio destino che non è già scritto. In una società ostile (soprattutto se essa è una dittatura celata, anzi, a sua volta sottomessa a terzi, come vedrete) conta avere coscienza di sè perché è ciò che le società temono di più siccome viene meno la loro presa e controllo sul popolo.
Voto: 8/10
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