Molto bene carissimi amici, oggi parliamo del 2º capitolo di Moana della Disney, in Italia distribuito con il titolo Oceania per evitare fraintendimenti con la splendida attrice genovese Anna Moana Rosa Pozzi che ha fatto sognare e perdere diottrie a migliaia di fan tra gli anni '80 e '90 del secolo scorso e sfortunatamente scomparsa prematuramente. Dopo un 1º episodio discreto, Oceania 2 si rivela essere un film con un'ottima animazione, ma con una sceneggiatura vuota e svogliata che rivela svariati buchi di trama e interrogativi irrisolti.
Il viaggio di una Moana/Vaiana matura ed esperta per salvare il genere umano dalle oscure bramosie di una divinità
Vaiana, nonostante sia ancora giovane, non è più la debole ragazzina dell'episodio precedente, anzi, alla ricerca di tracce di nuove civiltà per portare il suo popolo fuori dal suo isolamento, ritrova e porta al suo villaggio dal suo ultimo viaggio, i resti di una ciotola con delle incisioni raffiguranti la mitica montagna dell'isola di Motufetu che, stando alle leggende, avrebbe collegato con dei corsi d'acqua, nel passato, le isole dell'Oceania e di conseguenza i rapporti con le loro genti. Grazie alla sua impresa, Vaiana è reputata un'abile navigatrice e ottiene il prestigioso riconoscimento che portava il nome dell'omonimo esploratore leggendario Tautai dalla sua gente e durante i festeggiamenti, la ragazza è sfiorata da un fulmine e in pochi secondi ha una visione nella quale parla niente di meno con Tautai in persona che la supplica di seguire una cometa che l'avrebbe portata nei pressi dell'isola Motufetu sommersa dal malvagio dio Nulu, per motivi non chiarissimi ma credo per la bramosia di potere che potrebbe essere minacciata da un umanità unita, inoltre, la ragazza non può sottrarsi al suo destino o per il suo popolo sarebbe stata la fine attraverso una non meno specificata calamità. Una volta ripresasi, Vaiana si metterà subito in viaggio portando con sé personaggi che in un primo momento sembrerebbero utili ma ben presto si riveleranno essere delle grosse palle al piede: Moni storiografo, cantastorie nerd e grandissimo fan boy di Maui; l'ingegnera, a suo modo nerd e svitata Loto, un vecchietto burbero e antipatico con il compito di provvedere a la semina e raccolta di frutta e verdure per cibare la ciurma durante il lungo viaggio (anche se dalla messa in scena, l'uomo non sembrerebbe fare gran che se non stare tutto il tempo nel deposito provviste dove non ho notato la presenza di un mini orto o qualche sistema per la produzione di cibo) un maiale e un pollo come semplici animali da compagnia. Dopo varie peripezie, Moana e i suoi isi scontrano con un imbarcazione di Kakamora che mette da parte le ostilità dopo aver conosciuto le ragioni del viaggio della ciurma di Vaiana, concedendo il braccio di un loro in guerriero per aiutarli a sconfiggere un mollusco gigante e famelico e ritrovare l'isola che permetterebbe anche al loro popolo di tornare a casa loro. Tuttavia, gli eroi finiscono nella pancia del mollusco e incontrano Matangi, il personaggio più ambiguo dell'intero film, che dopo aver reso prigioniero Maui essendo servitrice di Nulu, in realtà mi ha dato l'impressione che da una sceneggiatura iniziale il personaggio fosse modellato non solo come servitrice del principale villain, ma come un personaggio ostile di maggiore rilevanza che tradisce improvvisamente la lealtà con il dio lasciando passare gli eroici navigatori di punto in bianco e ci si scorderà addirittura della sua presenza tant'è inutile e quasi nell'immediato, si passa al ritrovamento della misteriosa isola dove persino Maui risulterà essere un personaggio abbastanza anonimo, non approfondito come nel 1º capitolo, e ridotto a semplice Deus ex Machina per portare a compimento la fatidica impresa dove non accade quasi nulla e si riempie la stentata oretta e ½ con una gran quantità di canti e balli.
Considerazioni finali
In generale dei film Disney, per quanto apprezzi le buone storie, come in ogni musical detesto la massiccia dose di parti cantante, in Oceania 2 le musiche non sono nemmeno particolarmente memorabili, ho preferito maggiormente le parti cantate nella lingua originale dei nativi oceanici. Non abbiamo nessun approfondimento dei personaggi che si presentano come semplici spettatori e in rare occasioni si dimostrano di qualche utilità, e non fa eccezione Maui che sarebbe potuto essere approfondito maggiormente essendo un personaggio fondamentale. Verso il finale, Vaiana sembra aver ottento poteri e persino lo status di semi divinità, ma non ci è dato modo di comprendere quali siano i vantaggi e le facoltà di questo nuovo stato di cose. Insomma una sceneggiatura che mostra buchi di trama vistosi e un comparto sonoro non all'altezza di altri lavori Disney passati.
Voto: 5/10
Gerry
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