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Kraven: il cacciatore: è la fine per l'SSU?

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo dell'ultimo film dell'SSU del 2024 che, stando alle dicerie, potrebbe trattarsi della pellicola conclusiva di questo sfortunato universo particolarmente criticato dagli amanti dei fumetti Marvel, si può dire che solo Venom abbia tirato la carretta grazie ai suoi incassi, ma la trilogia non ha mai brillato e ha suscitato non poche perplessità. Kraven: il cacciatore (Kraven: The Hunter) sembra essere stato recepito con estrema freddezza dal pubblico, ma a mio avviso non è più così male a cervello spento, considerando anche la qualità standard delle produzioni SSU.

Dopo aver mostrato l'abilità di infiltrazione, combattimento e omicidio del futuro cacciatore di uomini Kraven, alias Sergei Kravinoff, uccidendo un grandissimo pendaglio da forca (utile come collante per lo sviluppo della trama nonostante la sua breve dipartita) con le mani sporche di sangue in un carcere sovietico, ci viene presentato un flashback piuttosto ampio che ripercorra la sua giovinezza, non propriamente idilliaca, insieme a quella del camaleontico (in tutti i sensi) fratellastro Dmitri e loro rapporto con il duro padre  Nikolai, un potente boss della mafia russa e trafficante di droga il quale invece di restare accanto ai propri figli e consolarli per superare il lutto della madre gravemente ammalata e suicida, ci tiene a sottolineare, più volte durante tutta la durata del film, la debolezza della donna e di come invece per i suoi figli voglia essere "un padre amorevole" che grazie ai suoi insegnamenti li renda forti e impavidi, in particolare bacchetta il figlio Dmitri abilissimo nell'imitare le voci, ma vile e vigliacco al contrario del fratello Sergei che resta il pupillo del padre. Per insegnare questi "nobili valori" ai figli, Nikolai organizza una battuta di caccia per stanare un leone gigantesco che ha mietuto parecchie vite, ma durante il safari, anche per la stupidità di Nikolai, Sergei viene aggredito e viene trasportato di corsa in ospedale, ma non prima di ricevere una fiala con un intruglio creato da una shiamana e consegnata alla nipote Calypso, con il monito di utilizzarla per guarire una persona che avrebbe in qualche modo avuto a che fare con il suo futuro, e giustamante, Calypso, ritrovandosi un ragazzo agonizzante attaccato da un leone, comprende che il destinatario dell'intruglio è proprio Sergei e per una non meglio specificata ragione, lascia nella sua giacca un tarocco rappresentante un leone e dunque la forza. All'ospedale, Sergei muore, ma l'intruglio fa il suo effetto e il ragazzo ritorna alla vita dopo qualche minuto e decide di allontanarsi dal padre e dall'amato fratello e da qui il film assumerà un tocco anim/ambient-alista perché Kraven rispetta la natura e possiede poteri come super forza, agilità sovraumana e una vista particolarmente efficiente e, dopo aver stilato una lista, andrà a caccia di criminali vari, in particolare bracconieri ma chiude un occhio ipocritamente sugli affari illeciti del padre. Tempo dopo, Kraven incontra non si sa bene come ne perché giustificando il tutto semplicemente affermando che in quanto cacciatore sa il fatto suo come scovare le persone, la ragazzina che le aveva salvato la vita, ora affermata avvocatessa non sempre di personaggi integerrimi e, per aver fatto fuori il criminale iniziale reo di aver ucciso un'attivista e giornalista coraggiosa,  Calypso si alleerà con il cacciatore grazie a molte sue conoscenze e sarà particolarmente utile quando Aleksei Sytsevich, un uomo che in passato avev offerto a Nikolai Kravinoff la sua collaborazione ma ricevendo insulti per la sua debolezza essendo malaticcio, sottoponendosi a degli esperiment, si ritrova a trasformarsi gradualmente in un rinoceronte e come ritorsione, rapisce Dmitri e chiede un forte riscatto a Nikolai che però per il suo stupido orgoglio non accetta di pagarlo e favorirlo nella sua lotta al potere, costringe Kraven ad affrontare pericoli mortali ai quali partecipa anche Calypso. Infine, nonostante la riconoscenza che Sergei meriterebbe di diritto per averlo salvato, come in una sorta di sindrome di Stoccolma, Dmitri rimane ammaliato dalle parole di Aleksei Sytsevich (poiché molto simili) e memore delle parole del padre, decide di dedicarsi ad attività illecite e a sottoporsi a sperimentazioni che lo porteranno a essere camaleontico anche nel senso letterale.

Considerazioni finali

Kraven il cacciatore è una pellicola che si ama o si odia, molto dipende anche dal mood con il quale si recepisce il film. Come film di intrattenimento svolge il compitino, offre una storia un po' diversa per un film (anti)supereroistico con un tocco più crime basato sulla lotta al potere tra mafiosi russi. Gli effetti speciali a volte sono orripilanti, in particolare il sangue fintissimo che sgorga abbondante rispetto ai primi lavori SSU pur non esagerando con le scene cruente. La trama però spesso si perde e ha qualche buco, ad esempio il rapporto tra Kraven e Calypso, che dovrebbe essere il fulcro essenziale della pellicola è trattato molto superficialmente e, mentre nelle precedenti pellicole c'era un "maggior approfondimento" sul villain di Spiderman di turno, in Kraven il cacciatore vengono presentati raffazzonatamente e frettolosamente i villain de il camaleonte e Rhino. Ma nonostante sia un film mediocre dai, c'è di peggio nell'SSU e non mi sento di valutarlo troppo negativamente.

Voto: 6/10

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