Passa ai contenuti principali

Wallace & Gromit: le piume della vendetta (2025) un gradito ritorno del duo British più famoso di sempre

Molto bene carissimi amici, a distanza di ben 20 dopo il 1º lungometraggio, ritorna il duo inglese in stop e clay motion più famoso di sempre: lo sgangherato inventore Wallance e il fido cane Gromit in una nuova avventura intitolata Wallance & Gromit: Le piume della vendetta (Wallance & Gromit: Vengeance Most Fowl) diretto dal suo ideatore Nicholas Wulstan Park e Merlin Crossingham. Il film, pur rifacendosi ad altri corti del franchise, si basa soprattutto sul corto I pantaloni sbagliati (The Wrong Trousers) di cui è diretto seguito perché ritorna sempre come villain, il pinguino Feathers McGraw.


Anche il brillante inventore scopre la croce e delizia dell'IA

Wallance, come ben sappiamo, inventa cose bizzarre e inutili perché è così pigro da avere bisogno di macchine per alzarsi, vestirsi, prepare, la colazione e farsi imboccare dai suoi congegni oltre a ricevere a tempo pieno l'assistenza del suo amato cane Gromit dall'intelligenza umana, ma ovviamente sprovvisto della parola. Ovviamente, una casa così altamente meccanizzata consuma come una centrale e tra un invenzione e l'altra, e bollette sempre più salate, l'inventore deve trovare il denaro per i suoi i creditori e da ottimista qual è è sicuro di trovare il modo di pagare. I guai sembrano svanire quando Wallance inventa uno gnomo robot in grado di fare principalmente giardinaggio e lavori domestici di vario genere ottenendo l'attenzione dei passanti che desiderani noleggiarlo e finalmente Wallance inizia a guadagnare una buona somma di denaro, ma come suo solito, preso dalla sua creatura, inizia a trascurare Gromit che ne è geloso. Andato a letto, Gromit viene disturbato dallo gnomo robot che fa particolare rumore quando è in carica e così decide di trasportarlo nel laboratorio e alimentarlo tramite una porta di un computer dove subisce l'attacco informatico da parte del pinguino del film precedente Feathers McGraw, che in precedenza, il duo aveva consegnato alla giustizia sventando il suo piano criminoso di impossessarsi di un prezioso diamante blu. Il pinguino è desideroso di vendetta e riesce a manomettere il PC del carcer...ehm, dello zoo di massima sicurezza nel quale è stato recluso per hackerare lo gnomo costruito da Wallance per fargli costruire un esercito di gnomi simili ad esso e iniziare un ondata di furti per danneggiare l'immagine dell'inventore che rischia il carcere e allo stesso tempo,  evadere dallo zoo grazie ai suoi nuovi alleati. Solo grazie a Gromit, il suo padrone riuscirà a spuntarla dopo non poche difficoltà.

Considerazioni finali

Ovviamente, rispetto al 1989 (uscita del 1º corto), la tecnologia in campo di animazione ha fatto passi da gigante. Rispetto ai primi corti, questo film ha un'animazione spettacolare, ma rispetto ai vecchi perde un po' quel senso di artigianalità che si può osservare notando i personaggi visibilmente di plastichina, ma non è affatto un difetto. L'umorismo sottile in perfetto stile British da brio al film che scorre piacevolmente e diverte molto, ma allo stesso tempo fa riflettere. Wallance è sempre stato patologicamente dipendente dalla tecnologia essendo un inventore, ma ai giorni nostri, il suo comportamento è molto attuale visto che siamo sempre più schiavi dalla tecnologia ora che l'IA (utilizzata dallo gnomo meccanico) seduce, ma questa tecnologia ha i suoi rischi e può essere pericolosa se manipolata.

Voto: 8/10

Gerry 

Commenti

Post popolari in questo blog

Peter Pan: Incubo nell'isola che non c'è (2025), 3ª pellicola del TCU con un Peter Pan tossico e rapitore di bambini

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di  Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è ( Peter Pan's Neverland Nightmare ), 3º film del discusso  Twisted Childhood Universe  ( TCU ) che reimmagina in chiave horror i classici Disney che hanno perduto i diritti e che quest'anno ci offrirà ben altri 3 film. Essendo un film, diretto da Scott Chambers, molto indipendente, oltre a essere particolarmente violento, sfida anche la censura e qualche contenuto dello stesso potrebbe turbare gli spettatori. Dopo un intro animata penosamente (e persino peggiore delle intro dei 2 film precedenti basati su Winnie-The-Pooh  e i suoi amici incazzatissimi con Christopher Robin) per descrivere attraverso le parole dello stesso Peter la paradisiaca isola che non c'è per irretire i bambini che hanno la sfortuna di incontrarlo e convincerli a seguirlo. Quello che ben presto si intuisce, è che Peter non ha nulla di magico o incantato, lo vedremo solo in una scena levitar...

Shinobi, il famoso hack and slash SEGA

Shinobi (2002): Playstation 2 Salve a tutti! Inauguriamo RecensioNerd con questa prima recensione del blog, trattasi di Shinobi per PlayStation 2. È un titolo che richiama le radici del leggendario franchise di Sega, risalente agli anni '80, ma con un approccio completamente rinnovato per il pubblico moderno del 2002.  Grafica e Ambientazione Il gioco si distingue per la sua estetica dark e futuristica, con ambienti urbani decadenti e sinistri che riflettono un'atmosfera distopica. I livelli sono ricchi di dettagli, ma il vero protagonista visivo è il personaggio principale, Hotsuma, con il suo iconico mantello rosso e la spada maledetta Akujiki, che brilla minacciosamente mentre assorbe le anime dei nemici. Gameplay Il gameplay di Shinobi è frenetico e impegnativo. Il titolo abbraccia completamente il concetto di "hack and slash", con un'enfasi sulla velocità e sull'azione continua. Hotsuma deve costantemente sconfiggere i nemici per mantenere attiva la sua s...

Speak No Evil (2024), remake del omonimo film cult danese con good ending

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di un remake accolto in modo misto dal pubblico: tra chi preferisce l'originale e soprattutto il messaggio che vuole veicolare e chi, al contrario, apprezza maggiormente il finale di questa pellicola del 2024 forse più scontato e speranzoso. Parlando del film originale del 2022 diretto da Christian Tafdrup , Speak no Evil è il titolo internazionale, ma preferisco di più quello originale in lingua danese: Gæsterne, "Ospiti" nella nostra lingua, che a mio parere è migliore per rendere meglio l'idea della trama. Essenzialmente, per chi non avesse visto neanche l'originale, 2 famiglie: una danese, che ha una figlia autistica e l'altra olandese con un figlio che (a detta dei genitori) per una menomazione alla lingua non è in grado di esprimersi, si incontrano per puro caso durante una vacanza in Italia e, parlando del più e del meno, entrano in sintonia. Appena la famiglia danese rimpatria, riceve poco dopo una lettera dal...