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Nella tana dei lupi 2: Pantera (2025): a parte qualche stereotipo sulla criminalità italiana, è un buon action


Molto bene carissimi amici, oggi parliamo del sequel di Nella tana dei lupi (Den of Thieves) il cui sottotitolo Pantera indica il gruppo di ladri con il quale il detective Nick O'Brien dovrà avere a che fare lavorando fuori dalla sua giurisdizione con la polizia francese per stanarli assieme alla mente geniale dietro la rapina del precedente film, Donnie Wilson, che gli era sfuggito nel capitolo precedente e che si è unito al suddetto gruppo criminale.

Trama più elaborata ma meno action

Nick è oramai un uomo distrutto a seguito del divorzio dalla moglie a causa della sua infedeltà e per la sospensione dal suo servizio. Tuttavia, dopo aver appreso di una straordinaria rapina di diamanti ad Aversa (Belgio) in cui sarebbe stato implicato Donnie, e aver ricevuto, con metodi spartani, informazioni dalla donna del complice di Donnie, Nick parte per la Francia per collaborare con le autorità locali mentre Donnie organizza con i suoi nuovi colleghi un'ambiziosa rapina a Nizza nel paradiso dei diamanti, il World Diamond Center, fingendosi un possessore di pietre preziose (ecco il motivo della precedente rapina), ottenere la fiducia dei suoi membri e studiare i complessi ed efficienti sistemi d'allarme per ridurre al massimo i rischi del colpo. Poco prima che Donnie porta avanti il progetto, si ritrova nella sua abitazione Nick in persona che afferma di voler entrare nell'affare, e nonostante un certo scetticismo, sia Donnie che gli altri membri della Pantera decidono di fidarsi. Tuttavia, il furto dei diamanti non sarà per nulla facile e il gruppo dovrà affrontare vari ostacoli: i loro stessi membri per degli screzi vogliono fargli fare il lavoro sporco per riempirli di piombo sottraendogli il malloppo, Donnie tra i vari diamanti rubati ne aveva sottratto uno a un boss mafioso calabrese il quale ne pretendeva la restituzione, oltre ovviamente alle varie telecamere e guardie da eludere per portare a termine il colpo.

Considerazioni finali

Nick, fu un abile detective nel 1º film che in seguito distrusse la propria vita con le sue stesse mani facendo prima allontare la moglie e le figlie e in seguito anche lo stesso corpo di polizia per cui decide di cambiare aria inseguendo Donnie in Europa mostrando, sin dai primi minuti, un comportamento ambiguo. Nick sembra cooperativo con le autorità francesi ma , ad esempio, pur avendo riconosciuto in un filmato Donnie, evita di dirlo ai colleghi locali e fraternizza decisamente troppo con il gruppo Pantera indicando il sintomo di una lenta e inesorabile corruzione d'animo. La rapina in banca è spettacolare, ma con un approccio più stealth e infatti gli scontri a fuoco sono pochissimi e per lo più contro gli altri membri della banda con cui avevano pesantemente rotto, e di conseguenza, anche il ritmo è notevolmente lento e molto serioso. La mafia calabrese ha un peso davvero blando, si limita solo a essere la parte offesa del furto di uno dei suoi diamanti e ne richiede solo la restituzione. A mio avviso, la mafia italiana avrebbero anche potuto ometterla dalla sceneggiatura, almeno che in eventuali sequel i vari personaggi introdotti possano avere un ruolo più rilevante in futuro, considerando anche il finale che non vi spoilero. Attori davvero molto bravi, in particolare tra l'attore del (ex?) detective interpretato da Gerard James Butler e quello che interpreta il genio delle rapine, O'Shea Jackson c'è una grande alchimia già vista nel precedente film.

Voto: 6/10

Gerry

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