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Doom The dark Ages: lo slayer torna a fare strage di demoni

Ennesimo capitolo della serie Doom, ennesimo fps violento e "tamarro". Ritorna Doom, pioniere dei giochi sparatutto in prima persona. Questa volta lo Slayer sarà impegnato a scendere nelle profondità dell'inferno. Ambientato in un'epoca medievale oscura, che in realtà di medievale ha poco o nulla, considerando la presenza di fucili a pompa, doppiette e pistole al plasma, il gioco introduce nuove meccaniche che arricchiscono il classico stile frenetico della serie. L'uso dello Shield Saw, uno scudo-sega multifunzionale, permette di parare, contrattaccare e risolvere enigmi ambientali, offrendo una nuova dimensione al combattimento. L'arsenale include anche armi come la mazza chiodata e il guanto elettrificato, che aggiungono varietà e profondità al gameplay .Il ritmo di gioco è più ponderato rispetto a "Doom Eternal", con un focus maggiore sulla strategia e sulla potenza e l'imponenza del protagonista.

Ambientazione e atmosfera

Il titolo si distingue per la sua ambientazione dark fantasy, che mescola elementi medievali con scenari infernali e tecnologici. La narrazione, più presente rispetto ai precedenti capitoli, esplora le origini del Doom Slayer e offre una maggiore profondità alla trama, anche se quest'ultima in Doom conta come quella di un film a luci rosse.




Come gira su Xbox Serie S?

"Doom: The Dark Ages", il nuovo titolo della serie Doom è stato giocato su Xbox Serie S, mantenendo un frame rate stabile a 60 fps, garantendo un'esperienza di gioco fluida. Tuttavia, per raggiungere questa performance, il gioco presenta una risoluzione inferiore e texture meno dettagliate rispetto alle versioni per Series X, ma nonostante questo, il gioco si "lascia giocare" senza problemi; certo, se avete un occhio attento, votato a percepire ogni dettaglio, ogni imperfezione e ogni sfocatura (e ce ne sono), il mio consiglio è giocarlo su un pc performante, non su consolle

La colonna sonora accompagna adeguatamente l'azione, ma manca dell'impatto distintivo delle musiche di Mick Gordon presenti nei capitoli precedenti.

"Doom: The Dark Ages", un titolo che ha venduto tre milioni di copie (senza contare quelle scaricate su Gamepass) offre un'esperienza di gioco solida e appagante, con nuove meccaniche che rinfrescano la formula classica della serie. La combinazione di ambientazioni suggestive, gameplay strategico e una narrazione più approfondita rende questo titolo una scelta consigliata per gli appassionati della saga e per chi cerca un FPS intenso e "tamarro". I livelli di gioco si alternano tra avventure con lo Slayer, cavalcando un drago o guidando un mega robot demoniaco. La varietà di esperienza di gioco portano il giocatore a non stancarsi mai, nonostante le dinamiche di gioco che lasciano poco spazio a ulteriori interpretazioni: spara, corri, apri le porte e ancora spara; ma Doom è questo: sparatorie e demoni e sarà sempre così.


Voto: 8/10


Eug.

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