Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo sia il film originale di The Amateur del 1981 (in Italia distribuito come Computer per un omicidio) che il suo remake di quest'anno (distribuito come Operazione vendetta) che adattano l'omonimo romanzo di spionaggio di Robert Littel.
Il film originale diretto da Charles Jarrott
Considerazioni finali
Il film è godibile anche se, dopo l'irruzione dei terroristi presso l'ambasciata americana di Monaco, le successive scene di azione che mostrano gli scontri degli agenti presenti contro i criminali e la scena drammatica iniziale dell'uccisione dell'ostaggio, il ritmo diventa estremamente lento quando l'amatoriale agente infiltrato della CIA inizia il proprio addestramento per dare il via alla sua folle missione di vendetta riuscendo a tenere sotto ricatto la stessa agenzia per la quale lavorava. Le scene di azione sono fugaci e decisamente contabili sulle dita di una mano, praticamente concentrate sugli ultimi 20/30 minuti di girato. Gli effetti speciali, soprattutto i getti di sangue causati dalle pallottole sono poco convincenti. Il film si concentra più sulla parte spionistica che action, e ovviamente sulle tensioni tra la Cecoslovacchia, allora sovietica, e gli USA con i loro rispettivi servizi segreti del KGB e CIA.
Voto: 6/10
Il remake traballante diretto da James Hawes
Direi di analizzare direttamente il film, poiché, nonostante ci siano diversi cambiamenti all'Intermo del remake, dovuti anche alla diversa epoca storica e le tecnologie più sofisticate, in grosso modo il regista riesce a mantenere la premessa di base e presentare le stesse dinamiche, anche se nel finale ci lascerà con l'amaro in bocca. Diversamente dall'originale, si dà più spazio al rapporto tra Charlie e la moglie Sarah, che per motivi di lavoro andrà a Londra dove sarà uccisa da dei terroristi durante un attentato per scopi non meglio specificati. Grazie a un informatore, Charlie viene a sapere degli intrallazzi dei suoi colleghi, e dopo aver costatato uno scarso interesse della compagnia per beccare gli assassini della moglie, nonostante il crittografo fosse riuscito a scoprire vita e miracoli di ciascuno di loro, egli li ricatta minacciando di cantare e chiede di essere addestrato per uccidere personalmente gli attentatori. Il tranquillo crittografo di quartiere, in un modo o nell'altro conquista la simpatia del suo addestratore, il colonello Robert Henderson, che dopo aver costatato la sua mira pessima, nonostante la sua genialità e l'inaspettata bravura nel creare ordigni di video, cerca di esortarlo a desistere. La CIA, scoprendo come recuperare i file compromettenti e di essere stati beffati, decide che Charlie non rappresenta più una minaccia e ordinano ai loro agenti di fargli la pelle. Tuttavia, Charlie è già all'estero, e non si limiterà solo alla Cecoslovacchia come nell'originale, ma viaggerà in lungo e in largo in cerca dei suoi obiettivi da eliminare, e...Ok che è un agente e assassino amatoriale, ma in questo film ci sono stati dei momenti che mi hanno fatto cascare le braccia, i quali raggiungono il climax proprio nel tentativo di Charlie di uccidere la prima terrorista. Charlie è così inesperto, che si infiltra nella casa del suo obiettivo, e non sapendo come forzare una porta, segue un tutorial su YouTube dove gli viene spiegato in modo pacato e chiaro come adoperare il grimaldello, e il tentativo di ucciderla si scoprirà essere ancora più fuori di testa. Nonostante qualche scena action in più dell'originale, una fotografia più che buona, il film non riesce a trasmettere la stessa sensazione dell'originale di conflitto tra i 2 blocchi durante la guerra fredda, figlia del suo tempo e l'enorme quantità di location rende la narrazione caotica.
Voto: 5/10
Gerry
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