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Kill 'em All (2017-2024): una vendetta balcanica covata a lungo

Molto bene carissimi amici, ho atteso un bel po' prima di decidermi a vedere la serie di film che trattiamo oggi, siccome solo il 1º capitolo è stato doppiato, ma dato che siamo quasi a metà anno e ancora non è stata annunciata una data italiana ho deciso finalmente di guardarla recuperando il 2º episodio in lingua. Sto parlando di Kill 'Em All il cui 1º episodio del 2017 disponibile in italiano aggiunge l'inutile sottotitolo della sua traduzione letterale: Uccidili tutti.

Il film parte con un prologo che ci fa un po' di ripetizioni di storia riguardo le guerre jugoslave che ne portarono la dissoluzione, la dittatura di Tito, le guerre civili e i genocidi perpetrati dalla Serbia che cessarono solo con i bombardamenti NATO del paese negli anni '90 per poi ricostruire poco per volta la vita del protagonista altamente addestrato e letale attraverso le parole di un infermiera trattenuta dai federali dopo l'assalto di brutti ceffi serbi, nell'ospedale nel quale lavorava, alla ricerca di un uomo ferito che le avrebbe salvato la vita probabilmente morendo. Ricostruendo i vari pezzi del puzzle, il misterioso uomo si chiama Philip, figlio di un giornalista coraggioso e dissidente politico e forte oppositore del ministro serbo Radovan, che verrà da questi ucciso sotto gli occhi impotenti del figlio che viene portato via da sua madre. La donna, non potendosi occupare del figlio, lo affida nelle mani di un amico di famiglia che gli impartisce un'educazione tale da renderlo una macchina della morte totale e tombale che gli avrebbe permesso di vendicare la morte del padre. Tuttavia, Philip per conseguire il suo proposito dovrà attendere a lungo, in primo luogo riuscirà a guadagnarsi la fiducia dell'ex ministro serbo facendo parte della sua scorta per poi trovare l'occasione più proficua per ucciderlo, e decide di eliminarlo quando il suo acerrimo nemico giunge negli USA en passant giusto il tempo necessario di avere la documentazione necessaria da una sua conoscenza per recarsi in Sudamerica evirando il rischio di essere in futuro estradato e processato per crimini di guerra essendo responsabile di stragi per perpetuare pulizie etniche. Sfortunatamente, Philip ferisce gravemente l'ex ministro e viene gravemente ferito da un uomo del suo personale che riesce tuttavia a uccidere prima di essere trasportato nell'ospedale dove lavorava l'infermiera, insieme ad altri feriti tra cui Radovan. Ferito gravemente a un braccio e con una commozione cerebrale, assistito dall'infermiere che guarda caso è esperta di aikido, il killer professionista e l'infermiera dovranno sopravvivere affrontando i vari uomini di Radovan che mettono sotto assedio l'ospedale. Nel finale  in realtà la donna interrogata è un agente infiltrata in grande segreto da Holman, uno degli agenti che aveva finto di interrogarla con particolare durezza, che nell'ospedale si era sostituta a un'infermiera montando la recita della brava crocerossina, e che alla fine dell'interrogatorio si reca tranquillamente nell'auto di Philip che dopo essere dato per morto, pare sia stato reclutato per essere un agente proprio dal misterioso Holman che dichiara che ha superato la prova. Nel 2º film, in parte girati anche tra il nord e il sud Italia e Slovenia con tanto di dialoghi occasionali in italiano, spunta dal nulla una figlia di Philip, addestrata dal padre in arti marziali e uso delle armi, che non vedeva da una vita, ma ora l'uomo stanco vuole lasciarsi tutto alle spalle per recuperare il tempo perduto con la figlia. Tuttavia, qualcuno che conosce bene Philip lo pugnala alle spalle e fare il doppio gioco per tutto il film offrendo informazioni sensibili sull'ex killer professionista al fratello di un uomo ucciso da egli in cerca della sua vendetta e padre e figlia sono costretti a fuggire e a fare differentu viaggi che li condurranno nella città natale di Philip, la Slovenia dove riceveranno aiuto da amici e altri abitanti di una piccola comunità.

Conclusioni finali

In entrambi i film Jean-Claude Camille François Van Varenberg (meglio conosciuto come Van-Damme), nonostante i suoi oltre 60 anni, realizza una performance marziale di tutto rispetto dimostrando di meritare ampiamente il suo 2º dan di Karate. Mi è piaciuta particolarmente la soluzione narrativa dell'interrogatorio della 1ª pellicola per presentare frammenti di narrazione collegabili gradualmente come i pezzi di un puzzle tra un colpo di scena e l'altro, e molto bella anche l'atmosfera claustrofobica dell'ospedale dove il killer e l'infermiera si nascondono e lottano per la loro vita inseguiti dai mastini dell'ex ministro serbo e dalla qualità della recitazione. Il 2º film, pur godibile, ha una trama molto più scontata e pochi guizzi narrativi se non per i doppi giochi, per quanto scontati, della vecchia conoscenza di Philip.

Voto: 7/10

Gerry

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