Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo il 3º e ultimo capitolo della serie poliziesca targata Netflix Proiettile vagante (Balle perdue) integralmente diretta da Guillaume Pierret, con continuità serrata, che strizza l'occhiolino a The Fast and the Furious proponendoci, senza esagerare troppo, veicoli con modifiche e accessori. Questo 3º capitolo è fortemente collegato ai precedenti, per cui per chi non avesse mai visto un film della serie in breve il protagonista è Lino, un genio delle auto che dopo aver commesso una rapina, invece di essere arrestato dalla polizia, l'ufficiale (e futuro mentore) Charas gli darà una 2ª possibilità proponendogli di mettere a disposizione le sue capacità di meccanica e alla guida per stanare un gruppo di trafficanti a bordo di potenti e veloci auto. Ovviamente, Lino accetta e inizia anche una relazione con la poliziotta Julia. Il caso dei trafficanti è complesso e dunque il protagonista chiede aiuto agli agenti Marco e Areski, che però sono in combutta con i criminali, e dunque il titolo del film fa riferimento al fatto che Areski uccide Charas per incriminare Lino e il "proiettile vagante" conficcato nell'auto dello stesso, sarà l'unico modo per Lino di dimostrare la propria innocenza.
Senza dirvi molto sul 2º capitolo e le sorti di Marco, Aleski si rifà una vita sotto falso nome in Germania dedicandosi sempre a commerci illeciti, fino a quando Resz, il capo del dipartimento narcotici corroto cerca di fargli la pelle. Il poliziotto corrotto sopravvissuto a un agguato, decide di ritornare in Francia per rivedere nuovamente moglie e figlio e cercare protezione dalla polizia in cambio delle prove sui commerci che aveva intrapreso con Resz attraverso le quali sbatterlo dritto in prigione. Per aumentare le possibilità di successo, nonostante i dissapori, Marco dovrà aiutare Julia affinché Aleski raggiunga la Germania e si consegni alle autorità tedesche, dove i tentacoli di Resz non avrebbero potuto raggiungerlo, cantando tutto ciò che sapeva.
Considerazioni finali
La trama è molto semplice e lineare, in quasi 2h accade molto poco e si dà molta più importanza alle lunghe scene di combattimenti, inseguimenti ed esposioni che come tutti i capitoli della serie sono ben realizzati. Più sobrie e sfuggenti, invece, sono le scene con veicoli modificati poiché ci si concentra maggiormente sulla caccia spietata di Lino per mettere le mani su Aleski. Un film che passa piacevolmente anche senza particolari guizzi e intrighi e approfondimenti dei personaggi.
Voto: 6/10
Gerry
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