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Retrospettiva su The Breed (2006): L'isola dei cani assassini

Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo un horror del 2006 intitolato The Breed: La razza del male (The Breed), diretto da Nicholas Mastandrea, in attesa di A Breed Apart, in uscita solo per servizi on demand il 16 marzo 2025 esclusivamente negli USA (per il momento). La pellicola in arrivo a breve si dichiara dal trailer non propriamente un sequel, ma ispirato al film del 2006, nonostante si possono riscontrare diversi riferimenti al suo predecessore: un isola infestata da feroci e mortali cani contro i quali un gruppo di persone deve difendersi per sopravvivere con svariate armi, tra cui un arco. 


Un clone di Cujo su ampia scala?

In effetti, valutando il film dopo la visione, e dopo aver udito una battuta di uno dei personaggi che cita esplicitamente la pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Stephen Edwin King Cujo, la trama di The Breed ha elementi simili come cani feroci e letali, non vittime della rabbia, ma di esperimenti genetici per creare cani da combattimento, condotti in una base nei pressi di un isola dove lavorava per la base e viveva lo zio di 2 fratelli che vi si recano in vacanza, insieme ad altri amici, dopo la morte dello stesso, ignorando i pericoli che avrebbero dovuto affrontare. I personaggi sono vagamente approfonditi, quelli più interessanti sono i 2 fratelli e il loro rapporto conflittuale di amore ed odio: Matt, estremamente responsabile e quasi prossimo alla laurea in veterinaria di cui si è appassionato seguendo le orme dello zio è completamente diverso dal più facilone e irresponsabile fratello John, il quale lo ha convinto a mollare per un po' i libri per spassarsela sull'isola del defunto zio con le loro ragazze e un 3º amico. Nel corso dell'avventura, i vari personaggi saranno morsi dai cani e presenteranno vari sintomi e comportamenti strani, che Matt esclude in modo categorico collegati alla rabbia, inoltre il veterinario ricordò che lo zio gli parlò di un epidemia di rabbia e dell'abbattimento dei cani della base, ma esclude che i probabili superstiti fuggiti all'abbattimento possano essere ancora vivi perché la malattia non lascia scampo e provoca in breve la morte. In un modo o nell'altro, l'isola è inospitale e il gruppo deve abbandonare l'isola con ogni mezzo difendendosi con armi improvvisate e dell'arco di John che aveva portato con sé per passare il tempo colpendo bersagli essendo un esperto tiratore.

Considerazioni finali

Il film ha ricevuto critiche miste, personalmente a me è piaciuto: le scene delle aggressioni da parte dei cani sono molto realistiche grazie al fatto che si tratta di cani in carne ed ossa addestrati ottimamente, al contrario di quelli del film in arrivo che dal trailer sembrano essere palesemente realizzati in CGI. Anche il rapporto, seppur non approfondito, tra i 2 fratelli risulta intrigante: sembra che inizialmente i 2 fratelli siano in perfetta sintonia, ma a causa dei cani e delle avversità, vengono a galla dissapori che risolveranno e si riappacificheranno una volta fuggiti dall'isola, anche se il loro destino risulterà incerto dopo il cliffhanger finale.

Voto: 7/10

Gerry

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