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Rookies (1998-2003): un mix di spokon a tema Baseball e didattica

Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo di uno spokon degli anni '90 che non si configura come un semplice fumetto sportivo, ma ci mostra anche la realtà degradata, e spesso nascosta, di alcune scuole e istituti nipponici e l'importanza della didattica per indirizzare ragazzi difficili sulla giusta strada e sostenerli nei loro sogni sempre. Mi riferisco a Rookies, un interessante opera ideata e splendidamente illustrata da Masanori Morita, che l'ha serializzata dal 1998 al 2003 per Shūeisha per un totale di 24 albi ottenendo ben 21 milioni di copie vendute. Il fumetto da noi è stato pubblicato dalla Star Comics


Una lunga introduzione per presentare i personaggi principali, e il difficile compito del professore di educare i suoi problematici studenti prima di formare una reale squadra di Baseball 

Protagonista della nostra storia è il professore Koichi Kawato, espulso da una precedente scuola per aver alzato le mani su uno studente per difesa, fu scelto come insegnante dal preside del problematico liceo Futakotamagawa, che più che dare all'insegnante una 2ª possibilità lavorativa, vuole istigarlo contro i teppisti del club di Baseball odiati dall'intero istituto, e spingerlo ad agire trovando il pretesto per espellere dalla scuola sia il novello docente che i suoi i studenti. Koichi si definisce un Rookie sia perché è molto giovane e inesperto come professore ma anche perché decide di essere il responsabile del club di Baseball le cui attività erano state sospese per un anno a causa di una rissa, e in poco tempo, tutti i suoi studenti della 1ª B lo adorano perché con il suo modo di parlare e la sua energia lì sprona a porsi degli obbiettivi e realizzare i propri sogni e aiuterà molti studenti in difficoltà o pronti ad abbandonare gli studi con metodi malvisti ma ben più lungimiranti di quelli dei suoi colleghi veterani. I bulli invece reputano il loro insegnante una elemento destabilizzatore della loro unità, in particolare un ragazzo di nome Keiichi, con i suoi sgherri, cerca di provocare l'insegnante dopo aver appreso del suo passato e lo comunicano a tutta la classe, ma il professore non cerca di nascondere i suoi i errori, confessa la verità senza batter ciglio e promette di ritirarsi qualora i suoi i studenti non siano soddisfatti del suo metodo didattico. Dopo essere diventato responsabile del club, Kawato di cuore ci tiene al futuro dei ragazzi, ed è pronto a scommettere il suo posto con il preside di convincere i suoi iscritti a impegnarsi e giocare seriamente, formare una squadra e giocare una partita, ma l'impresa sarà tutt'altro che semplice e gradualmente ci verranno presentati i suoi futuri membri della squadra del Nikogaku anche se molti di essi non nutrono alcun interesse per tale disciplina. Il 1º ragazzo che Kawato riesce facilmente a convincere è Toru, in quanto è l'unico a non essere una testa calda, ad apprezzare le qualità dell'insegnante sin dal 1° giorno e ad avere il sincero interesse di giocare a baseball. Con la redenzione di Toru, nel club di baseball iniziano dissapori e divisioni interne tra coloro che sostengono il loro buon insegnate e desiderano cambiare vita inseguendo i loro sogni e giocare a baseball, e coloro che vedevano lo stesso come un abile manipolatore, e la tensione esplode a seguito del pestaggio da parte di uno dei ragazzi più forti di nome Kei ai danni di un ragazzo di nome Shuta che, dopo aver costatato la buona fede di Koichi, diverso da altri professori indifferenti e baldanzosi, aveva semplicemente espresso la volontà di giocare a baseball e di competere al Kōshien (il campo di baseball dove si dispunta l'omonimo torneo che rappresenta il sogno bagnato di qualsiasi liceale che pratica tale sport e aspira al professionismo) oltre al fatto che egli insieme a Toru si è sbarazzato degli oggetti che in gran parte avevano rubato e adoperavano per spassarsela nella stanza del loro club per organizzare la manutenzione del club e la cura del campo. A seguito del pestaggio, Kei viene allontanato dal gruppo e solo Keichi non lo abbandona, il gentile insegnante è l'unico a comprendere la solitudine del ragazzo che fino ad allora adoperava solo il linguaggio della violenza con la quale si era fatto degli amici, che restavano insieme a lui più che altro per timore, non sopportando il tradimento e temendo nuovamente la solitudine per il suo atteggiamento, ma Koichi afferma che potrà in qualsiasi momento potrà contare sul suo supporto. Il più ostico da convincere risulterà Keiichi, già abile giocatore che però dopo una cocente sconfitta alle scuole medie e a seguito della rissa provocata da un un  suo compagno di nome Suguru alle scuole superiori, perde la fiducia in sé stesso e non sopporta neanche che si pronunci la parola Kōshien e di aspirare ad andarci, temendo di poter continuare a perdere, nonostante il fatto di tanto in tanto si improvvisa allenatore insegnando a giocare ad altri ragazzi; Proprio lo stesso prof. riesce a convincerlo a non essere un vigliacco e a continuare a giocare se lo desidera e a raggiungere insieme il Kōshien, e Keiichi sarà convinto anche dalla sua amica di infanzia e attuale collega liceale Tōko, con la quale c'è anche una certa intimità dopo che la stessa decide di essere la manager della squadra in comune accordo con l'insegnante. Convinto anche il caparbio Keiichi, Koichi riesce gradualmente a convincere tutti i membri del club, anche quelli che non avevano mai realmente tenuto una mazza in mano, a ritornare a giocare a baseball con non poche difficoltà: il prof era un abile karateka, ma non aveva mai giocato a baseball per cui si sforzò di apprendere le regole e allenare i ragazzi, nonostante questi non fossero ancora uniti e compatti. Tuttavia, grazie alla caparbietà di Koichi, i ragazzi iniziano a giocare, a divertirsi e a essere uniti e il loro prof e coordinatore del club organizza per loro una partita amichevole come banco di prova contro lo Yoga Daiichi.

L'inizio di un sogno chiamato Kōshien

Toru, pur non avendo particolari abilità sportive nonostante avesse già "giocato" a baseball alle medie come raccattapalle (e per chi avesse già letto Eyeshield 21, il personaggio potrebbe ricordare un po' Tarō che, da raccattapalle desideroso di essere un vero giocatore di baseball, divenne invece un ottimo ricevitore di Football americano), viene scelto da Koichi come capitano. La partita è dura, Keiichi è l'unico effettivamente in grado di giocare magistralmente, ma nonostante tutto i ragazzi danno il massimo e giunge negli ultimi inning di gioco persino Kei che si riappacifica con i compagni, la squadra perde di un solo punto. L'impegno di Yoichi è innegabile, sia il preside che il suo vice, un tempo veterani di Baseball che arrivarono a calpestare il campo del Kōshien, devono riconoscere i meriti dell'insegnante e inaspettatamente, il preside Yoshio decide egli stesso di dimettersi per proteggere Koichi da provvedimenti contro di lui per aver picchiato il coach della squadra avversaria (per motivi più che giusti), come ammenda per aver tentato infinite volte di espellere il suo dipendente e i ragazzi difficili. Il precedente preside è sostituito dal vicepreside, guarda caso, del vecchio istituto dove Koichi rassegnò le dimissioni, il quale è in compagnia della nipote Rie vecchia conoscenza e collega di Yoichi del vecchio istituto, sempre esperta in arti marziali, innamorata segretamente di lui che inizia a insegnare proprio nel sua stessa nuova scuola. La possibilità di disputare una nuova amichevole per la scuola Futakotamagawa, arriva in modo del tutto burrascoso e violento: Susugu, il ragazzo che prima frequentava l'istituto e aveva scatenato la rissa, non aveva abbandonato la scuola, bensì si era iscritto nella scuola Megurogawa, che godeva di una reputazione malfamata simile alla vecchia Futakotamagawa, ma che poteva vantare un campo immenso e ben attrezzato di baseball, e questi aggredisce l'ex compagno di gioco del Ftakotamagawa Kiyooki, costringendo Koichi ad agire e a propone di risolvere le rivalità sul campo di gioco. I nuovi avversari sono estremamente forti, per cui i ragazzi di Koichi ricevono lezioni dal vice preside che con le sue esperienze da veterano, migliora moltissimo le prestazioni della squadra. La vittoria del Futakotamagawa, pur essendo un'amichevole, sarà fondamentale per la crescita morale e spirituale dei ragazzi che battendo il Megurogawa, simbolicamente infrangono lo specchio di loro stessi del passato criminali e senza futuro, e grazie alle parole e alle ramanzine di Kawato che non risparmia neanche ai giocatori avversari, anche questi ultimi iniziano a imporsi obiettivi da raggiungere, maturare e puntare anch'essi al Kōshien seriamente nonostante fossero già giocatori d'élite. Finito il loro 1° anno, Koichi e i suoi ragazzi devono affrontare nuove problematiche come l'ingresso di nuove matricole violente che saranno di difficile gestione, ma superato il peggio, altri 2 ragazzi del 1° anno si uniscono al club portando il numero di effettivi a 12 (molto poco rispetto ad altre scuole con club di baseball forti) e daranno il tutto per tutto per partecipare alle eliminatorie per l'ambito torneo dove incontreranno molte delle loro vecchie conoscenze e dovranno lottare con le unghie e i denti a causa del comportamento del loro insegnante che, in buona fede, agirà come suo solito mettendo però la sua squadra in pericolo di squalifica che avrebbe compromesso per sempre la loro possibilità di accedere anche in futuro alla competizione.

Considerazioni finali  

Se non siete esperti di baseball, vi consiglio caldamente di vedere preventivamente qualche lezione sul tubo per apprendere almeno i rudimenti di questo sport, poiché le partite, seppur molto realistiche (e soprattutto lunghe, arrivando a durare anche 3/4 volumi in media) daranno per scontato che il lettore sappia già cosa succede in campo. La 1ª parte piuttosto ampia del fumetto di introduzione ai personaggi non richiede ancora di conoscere le regole del baseball, ci si affeziona subito al prof. Koichi Kawatō, che nella sua missione didattica di condurre i ragazzi deviati sulla retta via lo farà davvero con il cuore, anteponendo se necessario anche il suo posto di lavoro per comprendere i problemi e le necessità che hanno i suoi ragazzi del tutto ignorati dal corpo insegnanti che si limitano al loro lavoro rimanendo sordi e ciechi. Koichi è un uomo straordinario e umile, a differenza dei suoi colleghi che si vantano di avere anni di esperienza alle spalle i quali gli suggeriscono spesso di lasciare i ragazzi al loro destino e i suoi ideali. Però fresco di studi, dopo aver commesso un errore picchiando uno studente per legittima difesa, Koichi non viene licenziato, è lui stesso a dare le dimissioni riconoscendo il suo sbaglio, e nella scuola Futakotamagawa si presenta come un Rookie ammettendo la sua inesperienza, ma paradossalmente per il suo modo di saper ascoltare, di prendere le difese verso i più deboli, e a non ricadere nell'errore di mettere le mani su uno studente (anche se sporadicamente dovrà far ricorso al suo karate) dimostrerà un umanità e una sensibilità superiore ai suoi colleghi più anziani nonostante avesse iniziato la sua attività didattica da pochissimi mesi. Con le sue ramanzine e paternali apre il cuore ai suoi studenti, spinge i suoi colleghi a cambiare il loro approccio educativo, ottiene le attenzioni amorose anche da parte di alcune splendide professoresse e commuove il lettore. Koichi non sa nulla di baseball, apprende i rudimenti e si appassiona allo sport, riuscendo a creare un team, seppur con appena il numero di giocatori necessario (9) per poter partecipare alle partite, e si improvvisa anche coach riuscendo a convincere anche i più diffidenti che si erano iscritti al team per non fare nulla a smettere di buttare la loro vita e a credere in un sogno che si materializza come il riuscire a calpestare il suolo sacro dello stadio Kōshien. L'unico a saper giocare bene è Keiichi, mentre il resto della squadra sono tutti Rookies, non vanno al principio d'accordo, ma hanno un coach che riesce a unirli e come in vari spokon, anche in questo fumetto ci viene mostrato come lo sport ha una funzione salvifica, i ragazzi smettono di fumare, si allenano e non partecipano più a risse preferendo subire le percosse senza reagire e comprendono il rispetto per la squadra e verso gli altri. Sul lato meramente spokon, non saprei come pronunciarmi, per quanto abbia appreso i rudimenti e abbia apprezzato le meccaniche dello sport che ha il suo fascino, spesso non sono stato ugualmente in grado di comprendere bene cosa stesse succedendo sul campo da gioco a causa anche delle tavole confusionarie e che non mostrano ogni singola scena della partita, inoltre non sono un esperto, quindi non saprei dirvi la correttezza e le azioni di gioco illustrate. Ma grazie ai disegni, l'umorismo geniale, e l'aspetto bōsōzoku (sui giovani teppisti e le loro bravate) che pur divenendo meno presente, viene sempre adoperato in modo sapiente e non esagerato Rookies é un fumetto geniale che definirei "pedagogico". 

Voto: 8/10

Gerry   

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