Passa ai contenuti principali

Retrospettiva sui film americani di animazione de I Puffi (2011-2017)

Molto bene carissimi amici, come sicuramente saprete, I puffi (Les Schtroumpfs) è l'opera più conosciuta e iconica del fumettista belga Pierre Andrè Gabriel Culliford (anche conosciuto come Peyo) dalla quale sono derivane tonnellate di serie animate TV, videogiochi e ovviamente film sia in lingua inglese che francese. Siccome il 27 agosto è prevista l'uscita nelle nostre sale di una 3ª rivisitazione americana del noto franchise conosciuto nel paese come The Smurfs, saltando momentaneamente i film di lingua francese, oggi ci dedicheremo a una retrospettiva sui primi 2 tentativi statunitensi di rilanciare il franchise.

I puffi (The Smurfs, 2011-2013) di Raja Raymond Gosnell

Iniziamo dunque da una serie di 2 film rilasciati tra il 2011 e il 2013 con tecnica mista che unisce animazione in CGI e live-action. In entrambe le pellicole, l'attenzione principale è rivolta a Puffetta: creatura di argilla creata da Gargamella per scovare e ingannare i puffi affinché egli potesse metterci su le mani, estrarne l'essenza e diventare il mago totale e tombale, ma anche Tontolone avrà un ruolo non da meno, soprattutto nel 1º episodio. La 1ª pellicola ci mostra un clima festoso presso il villaggio dei puffi in attesa delle festività della Luna blu e tutti ovviamente sono lieti e canteranno in più occasioni la loro fastidiosa canzoncina, ma a causa dei guai che combinava il puffo Tontolone seppur involontariamente, quest'ultimo viene emarginato dai suoi compagni che temono che questi possa rovinare loro le festività, e anche il saggio Grande Puffo temerà un futuro triste per i puffi dopo aver assistito a una terribile visione che avrebbe mostrato come a causa proprio di Tontolone i puffi sarebbero stati catturati dal Gargamella. In effetti, mentre Tontolone era intendo a raccogliere delle radici, viene sorpreso da Gargamella e Birba, fugge da loro conducendoli proprio al villaggio e insieme a un manipolo di puffi, per salvarsi dalla cattura, si dirige presso la foresta proibita dove verrà risucchiato con i suoi amici da un portale che li condurrà ai giorni nostri nella città di NY. Ad ogni modo, Gargamella e il suo gatto non si arrendono, riescono ad attraversare il portale e a iniziare la caccia ai puffi nel nuovo mondo completamente diverso dal loro medievaleggiante e nel mentre, Grande Puffo, Tontolone, Puffetta e altri, risucchiati dal portale, stringeranno amicizia con una famiglia umana che stava aspettando un bambino, e la coppia, nel loro piccolo, salveranno in più occasioni i puffi dalle grinfie di Gargamella e li aiuteranno a ritornare a casa seguendo delle precise indicazioni astronomiche. Se nel 1º film la questione di Puffetta è solo accennata e dunque è Tontolone ad essere maggiormente presente e ad avere una funzione di eroe che gli viene finalmente riconosciuta, questo 2º capitolo dà al contrario attenzione proprio alla questione della vera nascita di Puffetta creata da Gargamella e solo dopo l'intervento di Grande Puffo sarà trasformata in una normale Puffa e dunque assistiamo anche ai suoi monologhi in cui si chiede cosa lei sia realmente. La giovane fanciulla nel giorno del suo compleanno viene trattata con sufficienza dagli altri abitanti del villaggio, e in lacrime fugge via mentre gli altri puffi in realtà stavano solo organizzandi una festa a sorpresa. Gargamella, rimasto a Parigi dove è una celebrità grazie ai suoi numeri di magia, con l'aiuto dei suoi servitori d'argilla Pestifera e Frullo, tenta di plagiare Puffetta convincendola che i suoi amici si erano dimenticati di lei per cui ciò che gli rimaneva simile a una famiglia, era rappresentata da lui e i suoi servitori, ma le reali intenzioni di Gargamella sono quelle di carpire il segreto della magia adoperata dal Grande Puffo per trasformare Puffetta in una vera puffa, con il fine di creare altri esseri di argilla come lei, Pestifera e Frollo, trasformarli in veri puffi, estrarre la loro essenza e utilizzarla per diventare un mago invincibile. I puffi ad un certo punto si accorgono della scomparsa di Puffetta e delle cause del suo allontanamento, per cui Grande Puffo organizza una nuova spedizione nel nostro mondo per richiedere aiuto nuovamente alla stessa famiglia umana del capitolo precedente il cui figlio ora è cresciuto e ha all'incirca 7/8 anni ed è stato chiamato, guarda caso, Blue. La famigliola umana, oltre ai puffi, riceve anche la visita del patrigno del padre di famiglia Patrick Winslow che intende riconciliarsi con lo stesso poiché lo ha sempre considerato come figlio suo.

Considerazioni finali

Questo 1º tentativo americano di rilanciare il franchise si è rilevato molto vivace e divertente: Molto bravo è somigliante a Gargamella è stato senza dubbio l'attore Henry Albert Azaria, l'animazione in CGI è piuttosto gradevole e cartunesca, non mi è invece piaciuta l'animazione di Birba: avrei preferito un personaggio realizzato in CGI a un gatto reale animato poiché quando lo si vede sghignazzare o tentare di esprimersi con il suo padrone risulta meno naturale. La storia del 1º film è semplice e immediata, mente il 2º capitolo l'ho trovato più maturo: con la veicolazione di svariati messaggi tra cui l'importanza a ciò che si è per gli altri nell'attualità mentre il passato è appunto passato trattando il personaggio di Puffetta, ma anche l'importanza dei rapporti familiari attraverso il ricongiungimento di Patrick e del suo padrastro.

Voto: 7/10


I Puffi: Viaggio nella foresta segreta (Smurfs: The Lost Village, 2017) di Kelly Adam Asbury

Anche in questo film interamente animato in CGI, il punto principale sarà la creazione di Puffetta, la sua trasformazione in una vera puffa e i dubbi sulla sua vera natura. Stavolta sarà Puffetta a mettersi nei guai nella foresta proibita e a essere rapita da Gargamella, non prima di aver scorto una tipologia di puffo mai visto prima a cui sembra interessarsi anche il mago. Dopo essere stata salvata dai suoi amici, Puffetta decide di disobbedire nuovamente alle ammonizioni di Grande Puffo e recarsi con gli stessi amici nella foresta proibita dove incontrano diversi pericoli mortali e una comunità di puffi donne senza l'ombra di un maschio che definirei delle amazzoni per il loro spirito guerriero e le loro strategie di battaglia, le quali accolgono (quasi tutte) con entusiasmo Puffetta e tratteranno con sospetto i suoi amici maschi. Nonostante la preparazione militare delle puffe, Gargamella si dimostrerà un avversario pericoloso e solo atteaverso un commuovente sacrificio di Puffetta i suoi i amici saranno liberati e il mago finalmente battuto, anche se infine avremo una risoluzione felice.

Considerazioni finali

Anche in questa 2ª rivisitazione direi che è stato svolto un ottimo lavoro: l'animazione è superiore alla duologia anteriore, sul comparto sonoro possiamo godere diverse musiche dance strafamose tra cui ho molto gradito Blue (Da Ba Dee) dei nostri Eiffel 65 che mi è sembrata assolutamente consona al contesto del film, la trama non è particolarmente originale, ma il film scorre molto gradevolmente. Peccato che il film non sembra aver avuto un particolare successo, avrei preferito qualche sequel per scoprire qualcosa in più sul villaggio delle puffe amazzoni e se effettivamente esistessero altre comunità di puffi. Il mondo dei Puffi sembra molto vasto, eppure ci viene sempre mostrata solo la catapecchia in cui vive Gargamella, il villaggio guidato da Grande Puffo, pochi altri luoghi senza mai introdurre nuovi personaggi.

Voto: 6/10

Gerry

Commenti

Post popolari in questo blog

Peter Pan: Incubo nell'isola che non c'è (2025), 3ª pellicola del TCU con un Peter Pan tossico e rapitore di bambini

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di  Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è ( Peter Pan's Neverland Nightmare ), 3º film del discusso  Twisted Childhood Universe  ( TCU ) che reimmagina in chiave horror i classici Disney che hanno perduto i diritti e che quest'anno ci offrirà ben altri 3 film. Essendo un film, diretto da Scott Chambers, molto indipendente, oltre a essere particolarmente violento, sfida anche la censura e qualche contenuto dello stesso potrebbe turbare gli spettatori. Dopo un intro animata penosamente (e persino peggiore delle intro dei 2 film precedenti basati su Winnie-The-Pooh  e i suoi amici incazzatissimi con Christopher Robin) per descrivere attraverso le parole dello stesso Peter la paradisiaca isola che non c'è per irretire i bambini che hanno la sfortuna di incontrarlo e convincerli a seguirlo. Quello che ben presto si intuisce, è che Peter non ha nulla di magico o incantato, lo vedremo solo in una scena levitar...

Sniper: l'ultimo baluardo (2025): la leadership è un'azione, non una posizione

Molto bene carissimi amici, la nota saga ultra trentennale  Sniper , che seguo con piacere dal 1º capitolo del 1993,  è ritornata con un 11º capitolo diretto magnificamente dalla regista Danishka Esterhazy che ha per titolo L'ultimo baluardo ( The Last Stand ). Per chi non conoscesse il franchise, come suggerisce il titolo della saga, ci si concentra sul cecchinaggio e nel 1º film, che presenta il leggendario cecchino e marine Tom Beckett che vanta il record di uccisioni confermate, ho avuto modo di conoscere una figura professionale di cui non sapevo nulla nonostante la sua vitale importanza: l'osservatore, ovvero una sorta di consulente/esperto che indica parametri come il vento, la distanza di un obiettivo offrendo una consulenza al cecchino standogli accanto, prima che questi spari (mentre di solito in vari film e videogiochi, i protagonisti sono così esperti da non affaticarsi mai e fare tutto da soli, anche se però anche nella franchigia di Sniper , poco a p...

Speak No Evil (2024), remake del omonimo film cult danese con good ending

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di un remake accolto in modo misto dal pubblico: tra chi preferisce l'originale e soprattutto il messaggio che vuole veicolare e chi, al contrario, apprezza maggiormente il finale di questa pellicola del 2024 forse più scontato e speranzoso. Parlando del film originale del 2022 diretto da Christian Tafdrup , Speak no Evil è il titolo internazionale, ma preferisco di più quello originale in lingua danese: Gæsterne, "Ospiti" nella nostra lingua, che a mio parere è migliore per rendere meglio l'idea della trama. Essenzialmente, per chi non avesse visto neanche l'originale, 2 famiglie: una danese, che ha una figlia autistica e l'altra olandese con un figlio che (a detta dei genitori) per una menomazione alla lingua non è in grado di esprimersi, si incontrano per puro caso durante una vacanza in Italia e, parlando del più e del meno, entrano in sintonia. Appena la famiglia danese rimpatria, riceve poco dopo una lettera dal...