Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di un film che per quanto sia stato realizzato dalla Pixar, è passato quasi del tutto in sordina non riuscendo nemmeno a recuperare i costi di produzione, ovvero Elio diretto dal trio composto da Madeline Sharafian, Shí Zhīyǔ (meglio conosciuta come Domee Shi) e Adrian Molina.
Elio è un ragazzino appassionato di astronomia rimasto incantato da un documentario sulla sonda spaziale Voyager 1 che con il suo vinile contenente frasi in diverse lingue, tentava di scoprire vita extraterrestre mettendosi in contatto con coloro che avrebbero ricevuto e risposto al messaggio, per cui Elio sogna di instaurare un contatto con forme di vita intelligenti per la sua passione scientifica, ma anche perché si sente solo e incompreso dal resto del mondo al punto da desiderare di essere rapito dagli alieni per non rivedere mai più il suo pianeta natale, in particolar modo non si sente compreso dalla zia Olga, sua tutrice dopo la morte dei suoi genitori, che è completamente occupata dal suo lavoro presso l'aeronautica. Un giorno, la zia di Elio è costretta a portare il nipote all'interno della base dopo che egli aveva fatto a botte con dei ragazzini che sembravano amichevoli e interessati a captare segnali con la radio, ma che Elio allontana in modo brusco iniziando una rissa, e proprio in quel preciso momento che presso la base, Gunther (il nerd di turno) eccitatissimo afferma che degli alieni stavano tentando di mettersi in contatto con loro dopo aver ricevuto il messaggio dalla Voyager 1, ma Olga freddamente lo allontana in quanto non di loro competenza siccome la loro mansione era quella di monitorare la traiettoria dei detriti spaziali. Tuttavia, l'intera discussione viene udita da Elio che eccitatissimo di nascosto invia un messaggio tramite l'apparecchiatura della base presentandosi come il forte e carismatico leader del pianeta coronando finalmente il suo sogno di entrare in contatto con gli alieni che lo fanno salire a bordo. L'accoglienza che il piccolo terrestre riceve è quella paragonata a un capo di stato, sono gentili con lui poiché le differenti razze aliene provenienti da diversi mondi sono pacifiche e mettono a disposizione tecnologie e conoscenze per il progresso. Elio viene candidato al titolo di ambasciatore terrestre, ma la nomina viene interrotta dall'arrivo di una razza aliena ostile e guerrafondaia che propone una cooperazione con il congiunto di razze extraterrestri (conosciuto come "Comuniverso") adoperando le loro tecnologie per scopi bellici in contrasto con la politica pacifica del gruppo che declina l'offerta solo per scatenare l'ira di Grigon, leader e signore della guerra, che minaccia di sottometterli provocando il terrore generale e l'annullamento della candidatura di Elio che viene invitato a tornare sul suo pianeta. Disperato Elio, pur di ottenere la nomina, decide di parlamentare con Grigon, poiché nessuno osava, facendosi sostituire da un clone sulla Terra qualora non fosse tornato, tuttavia la trattativa non va in porto e il giovane viene fatto prigioniero. Elio riesce ad evadere e incontra proprio il figlio del belligerante leader, Glordon, che, al netto del suo aspetto mostruoso, condivide molti aspetti con Elio come un rapporto freddo con il proprio genitore che ha alte aspettative su di lui nonostante non condivida il medesimo desiderio di diventare una macchina da guerra, e di sentirsi escluso, incompreso e detestato dal proprio padre. L'amicizia tra il piccolo umano e il piccolo alieno diverrà così solida che Glordon asseconderà Elio fingendosi un ostaggio per sciogliere il cuore al padre e convincerlo di annullare l'aggressione del Comuniverso dopo aver ricevuto indietro suo figlio.
Considerazioni finali
L'animazione è stata piuttosto deludente e datata, quasi da PS2/3. Elio, soprattutto nella parte iniziale del film, è insopportabile: per quanto si può comprendere la sofferenza del ragazzino che continua a parlare eliese, una lingua fittizia con la cui interagiva con i propri genitori defunti per ricordarsi dei momenti felici trascorsi con loro, a mio avviso in realtà non avrebbe motivi validi per sentirsi tanto solo ed emarginato: la zia lo ama al punto di rinunciare persino alle proprie aspirazioni personali, e quando lo porterà ad un campeggio estivo sarà solo per spingerlo a fare amicizie e non ad abbandonarlo. Elio quando si trovava in spiaggia per attendere l'arrivo degli alieni poiché stanco della sua vita terrestre, avrebbe potuto fare amicizia con un ragazzo appassionato radioamatore, avere compagnia e qualcuno in grado di capirlo, invece di reagire in modo spropositato e provocare la rissa contro il ragazzo e un suo amico. Ammetto che per buona parte del film mi stavo annoiando, i personaggi hanno poco carisma, poca personalità e caratterizzazione quasi del tutto assente per la maggior parte del tempo. Verso quasi più della metà inizia a diventare più interessante quando abbiamo il 1° incontro tra Elio e Glordon e il confronto tra essi che rivela problemi identici, ma anche il messaggio positivo di un genitore, o una figura surrogata come una zia in veste di tutrice, solo gli unici a conoscerci e ad amarci per ciò che siamo al netto dei difetti. Olga quando interagisce con il clone del nipote per nulla ribelle, ma al contrario servizievole, pur apparentemente apprezzando il significativo cambio di atteggiamento, sospetta che sia un sosia o un clone ed inizia ad indagare, e allo stesso momento, quando Grigon realizza immediatamente che il figlio è stato sostituito da un clone (che abbatte prontamente) poiché l'originale voleva restare con Elio nel communiverso, commosso dall'amicizia tra il figlio e il piccolo terrestre, sapendo da lungo tempo che lo stesso non aveva la mentalità bellicista del padre decide di amarlo lo stesso nonostante i pareri contrastanti. Elio decide di rinunciare alla sua carica di ambasciatore terrestre accettando i difetti della zia e del pianeta natio cercando di vivere al meglio e serenamente la propria esistenza. In conclusione un film con evidenti difetti, in buona parte noioso, ma che comunica alla fine messaggi positivi alzando l'asticella non abbastanza da renderlo memorabile.
Voto: 6\10
Gerry
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