Molto bene carissimi amici, precedentemente abbiamo già trattato qui tutti i film americani dedicati a I puffi (Les Schtroumpfs in lingua madre francese e The Smurfs in inglese) in modo da recensire oggi il nuovo film USA a tecnica mista di quest'anno diretto da Christopher Matthew Miller ovvero I puffi: il film (Smurfs).
Nella breve introduzione, veniamo informati che 4 libri magici senzienti regono l'equilibrio dell'universo, ma che altrettanti 4 maghi malvagi alleati vogliono metterci su le mani per conquistare un potere illimitato e distruggere ogni barlume di bene dall'universo. Tuttavia, Jaunty, uno dei 4 libri, riesce a fuggire e a essere preso sotto la custodia di Grande puffo e i suoi fratelli e nascosto nel suo villaggio. Trascorso diverso tempo dopo, proprio nel villaggio del saggio anziano capo blu, troviamo una new entry anonima in piena crisi di identità che tutti chiamano Senza Nome in quanto non ha dimostrato come Tontolone, Forzuto, Quattrocchi ecc... alcun tratto psicologico o abilità distintiva da potergli attribuire un nome specifico, e nonostante le buone parole di Grande Puffo e Puffetta, il puffo senza nome depresso va alla ricerca di una propria identità senza meta per il bosco, ed esprimendo un desiderio, ottiene apparentemente dei fantastici poteri. Senza Nome corre al villaggio per vantarsi dei poteri acquisiti, attirando però l'attenzione della sofisticata attrezzatura dell'UFO di Razamela, 1 dei 4 maghi malvagi e niente di meno fratello di Gargamella, sempre in compagnia del suo lacchè Joel, il quale rapisce Grande Puffo convinto che sappia di più su dove sia celato il libro. Prima pero di essere risucchiato dall'UFO, il vecchio puffo implora i suoi fedelissimi di cercare il fratello Ken che avrebbe potuto aiutarli, e nel corso dell'avventura, altri personaggi si uniranno ai Puffi e avverrà anche un'inattesa, per quanto temporanea, alleanza.
Considerazioni finali
Nonostante il film sia stato accolto piuttosto freddamente, a mio avviso è un prodotto che rispetta più o meno gli standard qualitativi e narrativi de I puffi americani visti fin'ora. Il messaggio ben veicolato è molto positivo essenzialmente esprime che bisogna liberarsi dalla vocina interiore che dice che non siamo nessuno, avere fiducia in sé stessi, il nostro essere ci rende unici con una propria identità. Forse i personaggi che adoperano anche tecnologie e usano programmi per videoconferenze, snaturarano decisamente alcuni personaggi e tra questi, sicuramente Gargamella ha una personalità decisamente diversa dalla solita: così succube e ingenuo nei confronti del fratello, stranamente troppo affettuoso con Birba, che per quanto fedele al padrone, viene solitamente insultata e maltrattata. Sul lato tecnico, l'animazione non mi sembra affatto malvagia, detesto i musical e oltre all'irritante tema musicale cantato sempre dai Puffi (La la la la la la, puffa una canzone ecc...), per quanto il film duri poco meno di 1 ora e ½ la presenza di altre 2 noiosissima canzoni, per quanto di buona fattura, hanno rallentato il ritmo del film. Si tratta in sostanza di un film regolare che si vede e si gode se non si nutrono particolari aspettative e di cui ci si dimentica relativamente in fretta.
Voto: 6/10
Gerry
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