Molto bene carissimi amici, oggi trattiamo il seguito di Io sono nessuno (Nobody) diretto da Timo Tjahjanto, che avevo definito vagamente somigliante a John Wick qui trattando il 1º episodio.
Riprendendo da dove si era concluso, troviamo alcuni elementi simili: il susseguirsi identico delle giornate lavorative di Hutch che nel mentre continua a compiere incarichi pericolosi per ripagare il debito alla mafia russa a causa dei danni procurati al obshchak del 1º film. Nonostante l'uomo sia quasi vicino a saldare i propri debiti, a causa dei soliti problemi familiari dovuti alla sua assenza sofferta dalla moglie e i propri figli, per ricongiungere i rapporti e creare ricordi con essa chiede ai suoi "datori di lavoro" un po' di vacanze per passare del tempo con loro in un parco giochi che visitò lui stesso e il fratello insieme al padre in missione, e ovviamente, anche lo stesso viene invitato da Hutch. Tutto sembra proseguire per il meglio, fino a quando in una sala giochi Brady, il figlio maggiore di Hutch, sferra un pugno a un bullo che aveva preso di mira la sorellina Sammy. Il padre dei ragazzi cerca di mantenere il controllo a fatica, ma pesterà di botte l'intero personale quando un dipendere darà uno scoppolone a Sammy. Wyatt, un poliziotto corrotto e in combutta con un cartello criminale, padre del bullo picchiato da Brady e proprietario del parco gioco, è infuriato, conduce la famiglia nel dipartimento, ma nonostante un tono duro si limiterà solo a intimare Hutch e famiglia di sparire alla svelta, ma Abel, uno dei suoi uomini, di sua iniziativa vuole ripassare Hutch e famiglia scagliandogli contro degli scagnozzi che vengono puntualmente massacrati di botte da Hutch che stufo dell'atteggiamento ostile di Abel, passerà a metodi più persuasivi dopo qualche giro di chiamate. Hutch scopre che Abel sta conducendo strani e loschi traffici con dei criminali e, infiltrandosi in un grosso stabile, cosparge di benzina un grosso carico di bigliettoni minacciando di mandare in fumo l'enorme cifra chiedendo come condizione semplicemente di essere lasciato in pace con la sua famiglia. Dunque Hutch in tutti i modi tenta di stare lontano dai guai, ma quando scopre che il figlio di Wyatt era stato rapito poiché si era rifiutato di pagare debiti di gioco lasciati dal padre con la capa del cartello criminale, Hutch non può restare a guardare e salva il ragazzino facendo una feroce mattanza di criminali e ovviamente attirandosi l'odio del cartello. Essendo anche Wyatt in pericolo di vita, Hutch con l'aiuto di suo padre e del fratello, lo convince a cooperare trasformando il parco giochi in un vero e proprio fortino per resistere all'assalto dei criminali.
Considerazioni finali
Sinceramente da Timo Tjahjanto, di cui mi erano tanto piaciuti i mediometraggi horror presenti nella saga V/H/S, mi aspettavo molto di più. Procede lento e con soluzioni narrative poco originali, in parte già viste nel 1º, c'è forse una dose umoristica in più poco divertente, ma nulla di particolarmente sorprendente, anzi, questo capitolo è nettamente inferiore al suo predecessore.
Voto: 5/10
Gerry
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