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Retrospettiva sui film Grindhouse

Molto bene carissimi amici, nell'attesa del 2° capitolo di Thanksgiving Day (la retrospettiva del capitolo precedente potete trovarla qui), ho deciso di recuperare e trattare i restanti film del progetto Grindhouse che non avevo ancora visto. Per chi non fosse a conoscenza del progetto Grindhouse, sappiate che è il frutto del sodalizio e dell'amicizia dei registi Robert Anthony Rodriguez e Quentin Jerome Tarantino che è in effetti è la mente attorno al progetto poiché, solendo organizzare in casa sua proiezioni di 2 film B-Movie nella stessa giornata ed essendo appassionato delle salette, appunto, grindhouse (dove di solito sono proiettate pellicole horror splatterose ed explotation blasonati) e dei drive-in nei quali, prima della riproduzione del film, scorrono alcuni trailer di film di prossima uscita, decide di portare con il collega ed amico al cinema al prezzo di un solo biglietto, nella stessa data del 2007 (mentre in Italia vennero proiettati separatamente come film a sé stanti rovinando il brio e l'intuizione dell'esperimento del duo registico) 2 film completamente differenti (Planet Terror di Rodriguez nel quale lo stesso Tarantino interpreta una breve parte, e A prova di morte/Death Proof diretto da quest'ultimo) per riprodurre in sala l'esperienza delle doppie visioni domestiche amate da Tarantino e simulando l'esperienza di trovarsi in un grindhouse dove godersi film violenti fino all'estremo, quasi grotteschi e volutamente esagerati con trash in alcune parti volutissimo, con una forte carica erotica, volgari e politicamente scorretti  con tanto di trailer di film di prossima uscita, ma falsi: si trattava infatti di brevi corti che in alcuni casi divennero film veri e propri dopo aver ottenuto un certo seguito e curiosità dai fan, ovvero: la saga (o meglio trilogia interrotta) di Machete, l'ingiustamente inedito Hobo with a Shotgun e appunto Thanksgiving Day. Della "serie principale", ovvero i film della doppia proiezione nel lontano 2007 (mentre i trailer falsi divenuti film reali possono essere considerati come spin-off), avevo visto solo A prova di morte che non mi aveva particolarmente fatto impazzire (considerando anche gli altri mostri sacri della produzione tarantiniana): l'idea di questo folle stuntman che provava una morbosa eccitazione nell'uccidere giovani ragazze a bordo della sua auto provocando eventualmente incidenti automobilistici non mi aveva del tutto convinto, pur restando un buon film che scorre piacevolmente. Delle pellicole rimanenti da trattare, Planet Terror è divertente e piacevole, ma non particolarmente originale presentando una trama da zombie movie da manuale per quanto estremizzata, mentre di particolare interesse, dal punto di vista di critica alla società (pur conservando il taglio tipico di questo progetto) sono Machete e Hobo with a Shotgun.   
 

Planet Terror (2007) di Robert Anthony Rodriguez: classico agente biochimico fuori controllo, orde di zombi e una ragazza con una gamba mitragliatrice

Durante la proiezione del film ci vengono poco a poco presentanti i vari personaggi e tra essi possiamo individuare ben 2 villain: un tenente dell'esercito USA con un manipolo di uomini (tra cui troviamo Tarantino) reduci dell'Iraq e infettati da un misterioso agente che si servono dei servigi di un ingegnere chimico per ottenere una particolare strumentazione che permetta loro di inalare lo stesso gas venefico per evitare il processo di zombificazione, ma a seguito di incomprensioni, l'ingegnere spara ai contenitori di gas per creare il chaos e approfittarne per fuggire, condannano la cittadina texana dove è ambientato il film e contagiando centinaia di malcapitati che affluiscono in un ospedale dove conosciamo il 2° villain, un dottore geloso e violento della collega e moglie che intrattiene clandestinamente una relazione saffica e che arriverà quasi ad ucciderla e a perseguirla per l'intera durata del film. Conosciamo inoltre la protagonista del film, una  ballerina spogliarellista  (anche se ci tiene a sottolineare che la sua professione è di danzatrice go-go, qualsiasi cosa essa significhi) di nome Cherry con una dozzina di talenti da lei considera sprecati che gradualmente adopererà per sopravvivere. Cherry decide di abbandonare la vita di ballerina e di realizzare i suoi sogni sostando brevemente in una topaia dove ritrova il suo misterioso ex che, per un motivo non meglio specificato, è armato fino ai denti e si offre di darle un passaggio quando repentinamente vengono attaccati da un gruppo di zombi che staccano a morsi la gamba della ragazza salvata prontamente dal ex e portata prontamente nel stesso saturo ospedale pieno di degenti ricoperti di pustole piene di pus che gradualmente iniziano a trasformarsi in zombi. La situazione è disperata, Cherry è visibilmente vulnerabile a causa dell'amputazione della sua gamba, ma incoraggiata dal suo ex, improvvisando una protesi con un asse di legno, sostituita addirittura con un fucile mitragliatore con lanciagranate come fuoco secondario, lotterà con altri superstiti, per la propria vita. Come potete osservare, la trama non è particolarmente originale e risponde a degli schemi fissi tipici dello zombie movie, ma è interessante l'aspetto meta cinematografico: di tanto in tanto osserveremo dei graffi tra i vari frames perché il regista vuole emulare l'effetto di una vecchia pellicola di un film di quart'ordine proiettata in un grindhouse per giunta rovinata in modo significativo e con la perdita (per finta) di materiale girato infatti: in un ritorno di fiamma tra i 2 ragazzi che hanno una relazione sessuale, si sviluppa misteriosamente un incendio quando i giovani iniziano a darci dentro e la scena di sesso appare deteriorarsi sempre di più prendendo fuoco e successivamente compare un messaggio fittizio dalla direzione del cinema che si scusa per il disagio del materiale filmico perso lasciando il dubbio allo spettatore sul come si sia sviluppato l'incendio e come siano occorsi alcuni eventi (che vengono citati solo verbalmente). Un scherzetto meta cinematografico davvero originale e azzeccato, sugli effetti (tra l'altro visibili anche nelle altre pellicole) volutamente sono stati adoperati trucchi scenici simili a quelli dei film 70/80s a basso costo che puzzano di finto lontano un miglio, ma che incredibilmente non stonano nel loro insieme: con budella visibilmente di animale prese in macelleria ed ettolitri di sangue che spruzzano come fontane ininterrottamente.     

Voto: 7/10


Machete (2010-2013) di  Robert Anthony Rodriguez: vedremo mai il 3° film sulla trilogia del salvatore del Mexico?

Sebbene conoscessi di fama Machete, il mio approccio con il franchise avvenne in modo del tutto inaspettato a seguito della visione della saga di Spy Kids, altra creazione a cui il regista ha dato troppo peso invece di concentrarsi sul 3° (e ultimo?) capitolo. In Spy Kids, Machete, rimanendo un personaggio tosto ma misterioso perché ignoriamo del tutto il suo passato travagliato, è niente di meno lo zio dei ragazzini che scoperta l'identità dei propri genitori decidono a loro volta di  addestrarsi per diventare spie. Partendo dalle origini del personaggio,  Machete (chiamato così per la sua passione e abilità nell'uso dell'arma che quando parla di sé, per fare il figo parla sempre in 3ª persona) è un integerrimo poliziotto messicano che ignora l'avviso del suo boss di rinunciare alla cattura dell'ex collega e amico Torres divenuto il potente capo di un cartello. Tuttavia, l'agente viene sopraffatto e dato per morto dopo aver assistito all'uccisione della moglie e saputo anche della sorte della figlia uccisa dal boss svenuta qualche tempo prima. Il sopravvissuto Machete, oramai solo, migra illegalmente come tanti suoi concittadini negli USA in un periodo in cui il candidato alle presidenziali,  il senatore McLaughlin, propone nella sua agenda politica di esacerbare la lotta contro l'immigrazione clandestina dei messicani nel paese e segretamente con un gruppo di esaltati, come propaganda politica per dei suoi sostenitori privati, si filma mentre uccide personalmente dei poracci trovati oltre la frontiera sognando un futuro. Mano a mano conosciamo diversi personaggi interessanti con i loro valori come l'eroina leggendaria She, che si spaccia per una venditrice di tacos ma che segretamente gestisce una rete per aiutare i suoi concittadini a raggiungere illegalmente il suolo americano e ricerca coloro che nel tentativo sono scomparsi nel nulla e la bella agente dell'immigrazione Sartana che sta con il fiato sul collo della pseudo venditrice di cibo messicano e sulle sue attività e ovviamente attira la sua attenzione anche lo stesso Machete ma, dopo aver costatato che la legge statunitense da lei tanto decantata è corrotta, sposa la causa di Shè e lotta per i diritti d'asilo degli immigrati messicani. Una scena fondamentale del 1º film, è quando Machete, che negli states fa il giardiniere, riceve la visita di un tal Booth che formava parte dell'entourage del senatore, e che sembra fare il doppio gioco pagando profumatamente Machete non per tagliare una siepe, ma per assassinare niente di meno il senatore e poche battute dimostrano l'attualità del film rispetto alla politica attuale statunitense sul tema immigrazione messicana. Boot afferma che dal punto  di vista del senatore e dell'élite americana, i messicani sono come una sorta di insetti che danneggiano il loro perfetto giardino ordinato, a cui dare sussidi, con il rischio di ritrovarsi nel paese criminali pericolosi a discapito dei cittadini americani onesti che pagavano le tasse, ma questa visione era dannosa per Booth perché il perfetto giardino ordinato è soprattutto in parte costruito da manodopera a basso costo messicana (almeno per quanto concerne il Texas per la sua vicinanza con il Messico) e dunque la politica del senatore entrava in conflitto con gli interessi di Booth che lo voleva morto. Accertando con reticenza i soldi di Booth che consegna a Shé per la sua causa, Machete decide di liquidare il senatore con un colpo di fucile, ma viene a sua volta sparato da un cecchino che poco prima aveva sparato alla gamba del futuro presidente che iniziava a perdere consensi durante la sua campagna; Machete comprende dunque di essere stato usato come capro espiatorio per rendere il senatore un martire e impennare i suoi consensi e finanziare la costruzione di un muro divisorio anti immigrati ricevendo fondi anche dallo stesso signore della droga Torres mentre Machete viene braccato come un animale ricevendo l'aiuto dal fratello prete (con un passato evidentemente burrascoso per essere armato fino ai denti e adoperare ottimamente le armi) e ovviamente da parte di ogni bella ragazza che puntualmente Machete si porterà a letto. Già alla fine del 1º film, vennero annunciati 2 seguiti di cui al momento abbiamo solo il 2º episodio che è in realtà è appena l'introduzione di un film suddiviso in 2 parti che avrebbero condotto addirittura Machete nello spazio, ma data l'età dell'attore protagonista Danny Trejo che ha attualmente 80 anni, dubito che possiamo vedere la conclusione del franchise che sembra essere stato abbandonato. Ad ogni modo, nel 2º film Machete con l'agente Sartana (con la quale ha una relazione sentimentale e lavorativa in proprio) si occupano di un cartello, ma durante l'operazione, Sartana viene assassinata da un uomo con una maschera da luchador e Machete viene arrestato con l'accusa di essere stato lui il responsabile della sua morte. Tuttavia, niente di meno, il presidente degli Stati Uniti lo convince a servire la sua nuova patria e a occuparsi di un ex capo di un cartello (in passato agente sotto copertura che dopo aver assistito a scene terribili ed essere stato costretto a tremendi atti impazzisce) con un disturbo della personalità in cui a tratti continua a essere un criminale folle ed omicida e a tratti invece un rivoluzionario che vuole lottare contro altri cartelli e minacciare l'incolumità degli USA con un missile, e dunque il compito di Machete è quello di eliminarlo. Tuttavia, la missione di Machete non sarà semplice perché il criminale ha un congegno attaccato al cuore che attiva il missile in caso di sua morte, per cui Machete è costretto a catturarlo e a portarlo negli Stati Uniti dove l'inventore di tale convegno avrebbe potuto e dovuto disarmare il congegno, ma a complicare la missione è il limite temporale di 24 ore prima dell'attivazione del congegno e i vari sicari che lo stesso terrorista attira su di sé con una taglia da lui stesso offerta. Verrà poi rilevato che il terrorista è solo uno dei tanti burattini sparsi per il mondo nelle mani dell'industriale visionario e vittima di un delirio religioso Voz che vuole cancellare il genere umano della Terra non prima di essere fuggito con pochi eletti, come sull'arca di un moderno Noè, per poi poter ricolonizzare il pianeta dopo aver estirpato la restante popolazione umana. Grazie all'aiuto degli stessi personaggi del film precedente, Machete sventa l'apocalisse ma come ultima missione deve fermare Voz fugito nello spazio ma forse non avremo mai la possibilità di vedere l'epilogo di questa trilogia.

Voto: 8/10


Hobo with a Shotgun (2011) di Jason Einsener: in una città dove regna la criminalità, nasce un legame patero tra un barbone e una prostituta

Passiamo all'ultimo film del progetto Grindhouse (inedito in Italia) che al pari di Machete, oltre a proporre una storia godibilissima e splatterosa, muove anche interessanti critiche sociali. Il protagonista è un vecchio barbone, venuto chi sa da dove, che si trasferisce in una città simile a Sodoma/Gomorra dove regna il crimine e l'omertà, il cui re incontrastato è il mafioso e folle Drake che terrorizza la cittadina con i figli Slick e Ivan arrivando a esecuzioni esemplari in pubblico come monito con spettacolari uccisioni dove Drake si esibisce come sorta di conduttore televisivo di uno show a cui tutti devono partecipare per evitare spiacevoli conseguenze. L'anonimo senza tetto, ignorato, maltrattato e considerato spazzatura dalla folla è in realtà il personaggio più nobile dell'intero film, stanco di voltare lo sguardo all'ennesimo crimine plateale decide di affrontare Drake e si reca in un locale di sua proprietà dove scorge uno dei 2 figli fare violenza a una prostituta di nome Abby, andando al di là dei suoi servigi. Il vecchio riesce a tramortire il teppista e a consegnarlo alla polizia che però è corrotta e pesta il vecchio mentre i fratelli con il coltello gli ricamano la parola "feccia", poco dopo, l'uomo malconcio e sanguinante viene soccorso dalla stessa prostituta che aveva difeso durante il suo lavoro che per riconoscenza gli offre di dormire in un comodo letto non prima di aver ricevuto preziosi consigli dal suo nuovo amico e quasi padre adottivo che la esorta a lasciare quel postaccio ed avere un sogno come l'insegnamento. Scopriamo inoltre che l'unico desiderio del vecchio barbone è dì racimolare qualche soldo per comprare un tosaerba usato per avviare un'attività di giardinaggio, ma proprio quando ha la somma necessaria guadagnata letteralmente con il sangue  ed entra nel negozio del rigattiere, fanno irruzione dei rapinatori che prendono in ostaggio una donna con suo figlio, e anche in questo caso, l'uomo interviene prendendo un fucile (allo stesso prezzo per giunta) e inizia a sparare e uccidere i criminali e in virtù della sua moralità, paga il fucile (facendo anche un affare perché ha praticamente colpi infiniti) rinunciando al suo sogno di giardiniere per diventare un giustiziere facendo imbestialire Drake e figli che iniziano a dargli la caccia fomentando l'odio della gente contro i senza tetto con la paura e la ritorsione. Il senza tetto può contare solo sull'aiuto di Abby, ormai considerata da lui al pari di una figlia, una scena molto bella è quando il senza tetto porta in ospedale la prostituta dopo un aggressione da parte dei figli di Drake da cui escono vivi per miracolo e lì rimane per qualche minuto nel reparto neonatale iniziando una breve conversazione con gli infanti che in realtà è un monologo (perché i bimbi non potevano giustamente rispondergli) che essenzialmente è una riflessione sulla speranza nei giovani verso i quali prova invidia perché possono avere un futuro migliore del suo ma allo stesso tempo vivendo in un ambiente corrotto come quello il destino avrebbe potuto riservargli un destino simile al suo o criminale. Infine, il vecchio sacrifica la sua vita, verso il finale, affinché Abby, ancora giovane possa vivere una vita felice e cambiare la sua vita. Film davvero bello, peccato non sia uscito in Italia, non sarebbe male una pubblicazione anche per il solo mercato home o streaming. 

Voto: 8/10

Gerry

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