Molto bene carissimi amici, nell'attesa del Frankenstein di Guillermo del Toro Gómez in una non meglio specificata data nel 2025, ci occuperemo di recuperare il franchise targato Universal, che è sicuramente la casa di produzione che ha reso celebre il personaggio cinematograficamente, con una saga (in precedenza c'erano stati corti e film muti di diversi studi) nei cui episodi il mostro incontra ricorrentemente altre 2 creature fondamentali dell'universo mostrifico: Dracula (abbiamo trattato giá qui e qui dei remake dell'apocrifo Nosferatu, e dunque ne approfittiamo anche per osservare le differenze con l'adattamento del romanzo originale) e L'uomo lupo (Wolf Man, approfittiamo invece di questo per realizzare una breve retrospettiva sul personaggio prima di trattare del re-make/boot di quest'anno). In realtà, nell'ultimo film di Frankenstein, oltre alla presenza del mostro dello scienziato, del vampiro e del lupo mannaro, a tema umoristico, data la presenza del duo comico William Alexander Abbott e Louis Francis Cristillo (che in Italia non si sa perché, ma nei vari film che li videro protagonisti vennero ribattezzati come Gianni e Pinotto) compare come brevissimo cammeo anche L'uomo invisibile (The Invisible Man), ma di quest'ultimo personaggio, tratteremo le vicende in una prossima retrospettiva.
Frankenstein (1931-1948) un franchise inizialmente denso di critica sociale che con i numerosi sequel smarrisce la strada
Dopo il 1º episodio del 1931, Frankenstein si può definire a mani basse come il franchise dell'universo dell'Universal dedicato ai mostri di maggior successo in assoluto, e in effetti, ben 7 sequel vennero realizzati e i cui ultimi 4 vedono come presenze fisse l'uomo lupo Larry Talbot e il vapiresco conte Dracula. I primi 2 film hanno lo stesso regista: James Whale (e si vede) e sono gli unici capitoli che a mio avviso, nonostante le forzature di continuità (e le retcon), mostrano palesemente una critica sociale e qualche momento umoristico. Molti spesso fanno confusione chiamando il mostro Frankenstein, ma in realtà, egli non ha nome e tutti con orrore si definiscono a lui come "mostro o creatura", mentre il nome Frankenstein appartiene a una famiglia nobile e di luminari della scienza e medicina, nei primi 2 capitoli (che hanno anche un aspetto metà teatrale) il protagonista sarà Henry Frankenstein e nei successivi, il franchise cade in una sorta di "trappola familiare" perché per battere il chiodo finché era caldo, vennero realizzati i successivi capitoli che avevano trame forzate che vedevano protagonisti i figli e la nipote dello scienziato e in seguito (per fortuna) per non narrare altre storie con eventuali zii, cugini, cognati, suocere... si optó per altri personaggi al di fuori della famiglia Frankenstein, ma con un cog/nome che si avvicinasse. Tornando ai primi 2 capitoli, ho apprezzato la metà teatralità: come è noto, Frankenstein è un romanzo della scrittrice Mary Wollenstonecraft Goodwin meglio conosciuta come Mary Shelley, e della sua opera vennero realizzati diversi spettacoli teatrali così, il 1º film si apre proprio in un teatro dove un presentatore annuncia la messa in scena del film illustrando il tema fondamentale dell'opera di un uomo che con il suo genio si sostituisce a Dio per creare la vita, tema che suscitò gran scalpore all'epoca, e dunque il presentatore avverte il pubblico sulla sensibilità (ancora molto forte negli anni 30) verso certi argomenti. Nonostante avesse una fidanzata bellissima, invece di sposarla e restare con lei, Henry Frankenstein preferisce con io suo aiutante resumare e rubare cadaveri con il suo assistente per realizzare un pupazzo rattoppato di carne putrida di cadaveri da riportare in vita con un'apposita apparecchiatura che sfruttava l'elettricità dei temporali le cui cellule, secondo le ricerche dell'uomo, contenevano il segreto stesso della vita. Ovviamente, dalla teoria alla pratica avvengono differenti tentativi e fallimenti fino al successo che porterà più lutti che gioia, infatti la creatura è estremamente pericolosa perché il maldestro aiutante aveva sottratto a un'università, un cervello appartenente a un pericoloso criminale (all'epoca erano ancora vigenti le teorie erronee su una determinata conformazione del cervello in base ad aspetti psichici) e dunque, nonostante il successo della sua scoperta, Henry non potè vantarsene e per assicurare una vita serena per sé e la sua preoccupatissima fidanzata, egli stesso diede la caccia al mostro che aveva creato che in realtà si presenta come se fosse una vittima: é violento perché aveva paura del fuoco e si era agitato troppo ed era stato malmenato dall'assistente, aveva giocato con una bambina e innocentemente ne aveva provocato la morte e solo per il suo aspetto fisico era stato odiato e tenuto da una folla che avrebbe voluto linciarlo per vendicare delle morti più o meno volontarie. Il 2º film riprende da dove si era concluso il precedente presentando un altro elemento meta teatrale, si immagina una sorta di discussione dove la scrittrice del romanzo propone ai suoi interlocutori un prosieguo ambiguo, il titolo infatti è La moglie di Frankenstein (The Bride of Frankenstein) e fa riferimento all'attuale fidanzata divenuta moglie dello scienziato, ma anche ad una nuova bambola di cadaveri da dare in moglie alla creatura. Henry, dopo la terribile esperienza che lo aveva portato quasi alla morte non vuole saperne più dei suoi sperimenti, ma un suo ex docente che era giunto ai suoi stessi risultati nel creare la vita insiste (e adopera anche il ricatto) a tal punto da risvegliare l'interesse scientifico di Henry e decidono di realizzare una compagna per il sopravvissuto Frankenstein che nel frattempo ha appreso a parlare (in una scena molto nota grazie alla parodia Frankenstein Junior) grazie all'unica persona che non lo aveva giudicato per il suo aspetto in quanto cieca (mostrando come il timore delle persone sia legato a pregiudizi infondati e sciocchi) solo per essere rifiutato da questa bambola zombie che prova repulsione per lui che decide di fare saltare in aria il laboratorio dove sia stavano conducendo gli esperimenti. Nei successivi film, l'attenzione si concentra invece sui figli di Henry, Wolf e Ludwig e la nipote Elsa e la continuità sarà più serrata dopo l'apparizione di un villain principale di nome Ygor, il quale riesce a farsi amico la creatura e a usarlo come proprio servitore per attuare la sua vendetta contro coloro che lo condannarono alla forca dalla quale sopravvisse nonostante il collo spezzato (e forse anche immortale visto che verrà anche sparato) e cercherà di convincere con le buone e con le cattive i figli di Henry a curare la creatura che era caduta in una sorta di coma regredendo significativamente e perdendo la precedente capacità di parlare tornando a esprimersi con ringhi fino a desiderare di farsi trapiantare il cervello nel corpo della creatura stessa, esperimento che ha un temporaneo successo a causa di un collaboratore incontente di Ludwig che non aveva tenuto in considerazione alcuni parametri per l'operazione. Tuttavia, dal 5º capitolo in poi, i risultati di questa fusione sembrano essere svaniti e abbiamo il 1º film crossover dove ci saranno nella stessa pellicola, il mostro di Frankenstein, il lupo mannaro e il vampiro. Larry Talbot morto per cause che vedrete nella retrospettiva dedicata al film delle origini, torna in vita dopo che dei ladri hanno o profanato la sua tomba per rubare effetti personali e inizia a fare una carneficina per poi essere portato in ospedale dopo essere stato trovato svenuto e successivamente in stato confusionale da un poliziotto. Nell'ospedale, nonostante Larry sia una brava persona e non voglia fare del male a nessuno, ovviamente nessuno crede alla maledizione che l'ha colpito e una vecchia zingara fondamentale nella pellicola dedicata al personaggio, gli parla della possibilità di essere aiutato da Ludwig Frankenstein. Tuttavia le speranze di essere aiutato sono vanificate dopo aver appreso della morte dello scienziato e cerca di convincere la figlia del defunto, Elsa di avere le memorie tratte dagli appunti del nonno sulla vita e la morte per cercare un rimendio alla sua maledizione o la morte che bramava per avere sollievo. Altro importante personaggio, sarà lo stesso dottore che lo teneva in cura Larry, che guarda caso non è un Frankenstein ma si chiama Frank, che tenterà una sorta di passaggio di energia dalla creatura al lincantrope ma che all'ultimo istante, estasiato dal genio dei Frankestain decise di cambiare il piano all'ultimo istante per ridare piene energie al mostro. Dal 6º all'8º film, oltre a Larry Talbot si aggiunge anche Dracula in modo a mio avviso poco convincente, ovviamente anch'esso era morto ma trova il modo per rivivere ancora e ancora. Il 6º unisce elementi di trama dagli svariati film, a parte qualche citazione, sarà il 1º film dove non farà la sua apparizione nessun membro dei Frankenstein, ma ci sarà un dottore amante degli studi di Henry Frankenstein che come Igor, dopo essere evaso di prigione vuoi vendicarsi con l'aiuto del suo assistente gobbo di chi lo aveva fatto in arcerare e per passare inosservati, uccidono dei circensi che trasportavano la vera tomba di Dracula (praticamente per riportarlo in vita occorre solo togliere il paletto nel cuore, ma la storia poi entra in contrasto con la trama del franchise di Dracula) e dopo averlo risvegliato, il dottore di nome Gustavo, stringe un sodalizio ma Dracula muore poco dopo in modo stupido dopo aver vampirizzato una donna scordadosi dell'alba (dando l'impressione che gli sceneggiatori abbiano usato il personaggio per i fan, ma non sapendo come sbarazzarsi di lui,l 'abbiano liquidato in fretta e furia senza alcun senso). La storia così torna a concentrarsi su Larry Talbot che incontra lo scienziato e il suo assistente e si crea un triangolo amoroso tra Larry, il gobbo e una bella gitana di cui questi era innamorato e che aveva difeso dal suo violento padrone. Talbot sembra ottenere la morte che tanto aveva anelato dalla donna che lo aveva amato e ucciso con una pallottola d'argento (anche se la condizione per poter morire va in contrasto con il film delle origini del personaggio) a un passo dalla cura per la sua lincantropia. Nel 7º film oramai gli sceneggiatori non si preoccupano nemmeno più della continuità, ritornano in vita sia Larry che Dracula e chiedono l'aiuto di un nuovo medico entrambi per curarsi della loro condizione, in realtà Dracula vuole insidiare un'infermiera e vampizzerà anche il dottore che finirà per impazzire e riportare ancora una volta in vita Frankenstein per poi venire entrambi uccisi. Tuttavia, in barba alla storia precedente, nell'ultimo film che è una parodia, il duo comico conosciuto in Italia come Gianni e Pinotto, nei panni dei dipendenti di un'agenzia di consegna dei pacchi e vengono avvertiti da Larry, di non consegnare a una casa degli orrori 2 casse dove sarebbero stati contenuti i corpi di Dracula e il mostro di Frankenstein. Puntualmente i 2 non orestan ascolto alle parole di Larry e si troveranno ad affrontare i 3 mostri e vari pericoli mortali accorgendosi del pericolo quasi alla fine del film, soprattutto Gianni, e assisteremo a penosi teatrici di una comicità di basa lega molto puerile dei 2 che rallenta di non poco il ritmo e che si baseranno sulla gelosia di Gianni verso l'amico Pinotto che a discapito della sua obesità, ha molte donne che in realtà lo sfruttano. Infatti, la 1ª fidanzata di Pinotto, si scoprirà essere una collaboratrice di Dracula che, consultando gli scritti di Henry, lo aiuta a trovare un metodo per rendere il mostro un cagnolino ubbidiente e annullare la sua volontà, mentre l'altra donna infatuata di Pinotto è un realtà un agente in borghese mandata dall'agenzia dove Pinotto e l'amico lavoravano. Come avete potuto notare, il franchise ha avuto un enorme successo, a mio avviso la storia poteva concludersi con il 1º capitolo, c'erano delle belle critiche sociali anche nel 2º, mentre dal 3º al 4º ci si concentrava più sulla mera avventura offrendo un villain interessante quale Ygor, ma usando schemi fissi troppo ripetitivi, dopo un interessante crossover con l'uomo lupo, come per gli universi super eroistici moderni, si manda la trama in vacca per accontentare gli spettori di poter vedere diversi loro mostri preferiti riuniti tutti su schermo.
Voto: 6/10
Dracula (1931-1943) Serie che stava cadendo nella stessa "trappola familiare" di Frankenstein
Curiosamente, (anche se in realtà era piuttosto normale all'epoca), l'Universal nella realizzazione del 1º episodio del suo franchise sul conte vampiro del 1931 ne realizzo simultaneamente 2 versioni, dirette da 2 registi differenti, rispettivamente con un cast di attori anglofono e ispanofono (quest'ultima versione pervenutaci ufficialmente solo con sottotitoli in italiano) che narranno gli stessi eventi con le stesse identiche scene siccome sul set si scambiavano di posto i 2 cast per cui, in quello con cast di lingua inglese le ambientazione sono in buona sorte diurne mentre quelle della versione spagnola invece presentano molte scene notturne che danno un aspetto gotico interessante. Ad ogni modo, la trama è pressoché identica e decisamente differente rispetto al Nosferatu di Murnau e dei suoi remake. In Nosferatu, Renfield è già pazzo e invia l'agente immobiliare incontro a un triste destino in Transilvania, invece nel film (fedele al romanzo) è lo stesso Renfield a recarsi in Transilvania per poi diventare il servitore fedele del conte Dracula finendo in manicomio per la sua ossessione di mangiare insetti e piccoli animali, Van Helsing sarà (nonostante sia un uomo di scienza) più aperto verso l'idea dell'esistenza dei vampiri e dimostrerà empiricamente l'influsso maligno di Dracula sulla mente dello stesso Renfield e difenderà una giovane ragazza promessa al suo uomo di famiglia facoltosaik cui padre è anche collega dello stesso Van Helsing. Il 2º episodio invece sarà un diretto seguito, Van Helsing verrà beccato da 2 sbirri e accusato dell'omicidio da lui ammesso di Dracula tramite il canonico paletto nel cuore e sospettato per la morte del suo servitore, inoltre si introdurrà la figlia di Dracula, la contessa Zaleska, sempre accompagnata dal suo fido Sandro, che, al contrario del suo noto padre, è incline a voler spezzare la maledizione che l'affligge assumendo un'aspetto più umano pari a quello di Talbot e per riuscirci si servirà dell'aiuto di uno psichiatra di cui si innamorerà al punto di abbandonare l'idea di guarire per vivere con lui in eterno nolente o volente usando l'assistente di questi come ostaggio, e come se non bastasse, il poveretto deve anche dimostrare a Scotland Yard l'innocenza dell'illustre Van Helsing che non si è macchiato di un omicidio in quanto Dracula è già di per sé un Nosferatu (un non morto appunto) e di aver agito per il bene collettivo. Il 3º film, nonostante il titolo italiano: Il figlio di Dracula (ma anche inglese Son of Dracula), mi ha dato la sensazione più di una sorta di reboot che di un vero sequel, non c'è alcuna menzione alla parentela tra il nuovo conte e l'illustre genitore anzi, ci viene mostrato come l'autentico Dracula che invece di Londra sceglie l'americana Louisiana per i suoi sanguigni spuntini ma è più furbo, usa lo pseudonimo, nemmeno così originale, di Alucard, ovvero Dracula al contrario che viene sgamato subito dal corrispettivo yankee di Van Hensing che con l'aiuto di un esperto in vampiri e della legenda si Dracula tenterà di salvare un giovane la cui fidanzata con la costante paura della morte si è volutamente fatta vampirizzare da Alucard/Dracula per ottenere l'immortalità, tradire il suo benefattore e marito, per poi vampirizzare a sua volta il suo ragazzo che aveva creduto di essere tradito da lei, sicuramente il capitolo più romantico, volendo del franchise. A differenza di Frankenstein, il franchise di Dracula della Universal, pur cadendo in parte nella "trappola familiare" realizza meno sequel rischiando meno di snaturare l'intero prodotto, buono quindi l'uso di un titolo sibillino di suggerire una parentela di Dracula con un presunto figlio, ma che in realtà sembra trattarsi proprio di lui in borghese. È sicuramente il personaggio più tenebroso e gotico del trio che gioca molto sull'aspetto romantico e licenzioso con un Dracula (ma anche i parenti hanno la stessa facoltà) in grado di ipnotizzare le sue vittime e amante delle belle donne pur non consenzienti (aspetto che non si era visto in Nosferatu).
Voto: 7/10
L'uomo lupo (1941) un interessante film delle origini del tragico e umano Larry Talbot
Guardando prima tutti i film di Frankenstein, nei crossover in parte ci vengono riferiti alcuni particolari salienti del personaggio. Parlando dell'Origin Movie, come e molto di più rispetto a Dracula una grande importanza è data alla cultura e tradizioni zingare. Larry Talbot, dopo la morte del fratello primogenito in un incidente di caccia, ritorna nel castello di famiglia per occuparsi della successione. Larry, essendosi specializzato in ottica e avendo esperienza nel montaggio di apparecchiatura astronomica e aiuta il padre nel montare un telescopio e mentre stava testando lo strumento, osserva casualmente un negozio di antiquariato della città vicina, ma ciò che più rapisce la sua attenzione era la splendida ragazza che ci lavorava. Desideroso di conoscerla, Larry si fionda nel negozio con il pretesto di comprare un oggetto qualsiasi, fa alla ragazza di nome Gwen una corte spietata, acquista un pacchiano bastone con una testa di lupo in argento (metallo tossico per i licantropi) e, dopo una certa insistenza, riuscirà a convincere la ragazza (in realtà già fidanzata e prossima al matrimonio) di uscire con lui portandosi l'amica Gwen. Gwen decide di farsi leggere la mano da uno zingaro, mentre la coppia si allontana in cerca di un po' di intimità; ma proprio sul più bello, sentendo Gwen urlare, Larry corre in suo aiuto e uccide con il bastone quello che in apparenza è un semplice lupo, e ne esce malconcio, stupendosi però della sua rapida guarigione. In più di un occasione, Larry sarà avvicinato dalla strega zingara Maleva che non gli porterà rancore per l'uccisione del figlio che soffriva di lincatropia, ma anzi, tratterà come una madre Larry ora che la maledizione era passata a lui con tanto di pentacolo apparso nella zona dove era stato morto dal lupo mannaro. Il padre di Larry, al contrario, minimizzare su tutto anteponendo il prestigio della sua casata all'incolumità del figlio che a ogni luna piena si trasformerà nella falemica belva che sceglierà le sue vittime in base a un particolare che non viene evidenziato nei crossover con gli altri mostri, prima di uccidere le sue vittime, colui affetto da lincatropia osserva sulla mano delle sue future vittime una stella invisibile ad essa, Larry, anche per difendere la sua amata, cerca di auto esiliarsi dalla città, ma infine sarà proprio il padre a terminare la sua esistenza infelice grazie allo stesso bastone adoperato dal figlio per uccidere lo zingaro ex lupo mannaro. Dei 3, è proprio L'uomo lupo ad aver attratto la mia attenzione, Larry Talbot è un personaggio così tragico, umano e dalle buone maniere che lo spettatore non può non affezionarsi a lui e a soffrirne la dipartita (in parte anche il conte Dracula e i suoi parenti sono affetti da una maledizione che però sembra spesso non pesargli più di tanto e non ci si affeziona a loro particolarmente), interessante anche come viene trattata la lincatropia dal punto di vista psichiatrico: in effetti, anche nelle enciclopedie mediche sono riportati casi in cui dei malati mentali arrivano oa credersi lupi e ad aggredire chi gli sta vicino, ma nel caso di Larry, ovviamente l'origine della sua lincatropia non è mentale ma sovrannaturale. Un personaggio tutto sommato interessante ridotto però ad una macchietta nell'ultimo film di Frankenstein con la partecipazione del suddetto duo comico introdotto nella nostra introduzione.
Voto: 8/10
Gerry
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