Molto bene carissimi amici, recentemente abbiamo trattato
The Breed (
qui) del 2006, e vi avevo annunciato l'uscita del suo sequel spirituale diretto dai fratelli
Griff e
Nathan Furst intitolato
A Breed Apart di quest'anno.Siccome si tratta di una produzione piccola, esce in VOD e probabilmente non interesserà a nessuna casa cinematografica di distribuzione italiana, ho deciso di vedere questo film in madre lingua, anche se ora me ne pento.
Il film inizia con un flashback, in un certo senso meta-cinematografico, oltre un decennio prima: sul set del film
The Breed, si nota come dei cani addestrati, prima mansueti, ora mostrano segni di particolare aggressività e ciò preoccupa non poco l'attrice Hayden. Poco dopo, degli addestratori di origine ispanica vengono aggrediti dai cani, presumibilmente con la rabbia, poiché uno di essi come
Cujo (tra l'altro anche qui citato) viene morso da un pipistrello, e altri membri del set spariscono in circostanze misteriose, dunque il film viene cancellato e i cani addestrati, difficili da gestire, furono abbandonati sull'isola. Nel presente, un creatore di contenuti facoltoso e attuale proprietario dell'isola di nome
Vince, che battezza la stessa Vincetopia, assistito da una donna di nome Thalia decide di organizzare una sorta di reality dove altri 5 creatori di contenuti vengono scelti per aumentare il loro numero di visualizzazioni e per occuparsi dei cani abbandonati a se stessi sull'isola con il premio in palio della proprietà dell'isola stessa. Ci vengono brevemente mostrati i personaggi noiosi e privi di fascino ognuno con particolari interessi che condividevano con i loro follower, con conoscenze che nel reality avrebbero potuto adoperare per partecipare alla sfida, anche se il loro obiettivo reale non è mai del tutto chiarito a causa della morte dello stesso organizzatore sbranato dai cani rabbiosi che aveva incautamente liberato. Isolati dal mondo, dopo vari litigi e stupidi diverbi, i 5 follower cercano di ritornare alla civiltà fuggendo dall'isola con l'aiuto di Thalia che è l'unica persona in vita a conoscere bene l'isola e i mezzi per poter fuggire.
Considerazioni finali
Il film pecca da ogni punto di vista, a partire dalla pessima recitazione, i dialoghi umoristici che non divertono, la sceneggiatura scritta in modo maldestro e superficiale, agli effetti speciali e visivi particolarmente brutti che sembrano adoperare l'IA, in particolare per la realizzazione dei famelici cani osservando bene le animazioni legnosette. Un aspetto interessante, diciamo, che in parte avevo intuito nel film precedente, anche se non mostrato particolarmente per la morte improvvisa dei personaggi morsi, è il fatto che oltre a un eccessivo appetito famelico e aggressività, gli umani morsi in un certo senso diventano succubi dei cani e attirano quelli sani in trappola. Qualche piccola citazione al film precedente si può notare anche in diverse scene d'azione che vengono ricreate, le uniche armi serie solo l'iconico arco e una pistola lancia bengala, mentre tutte le altre saranno di fortuna e usate in modo grossolano e "umoristico". Un vero peccato, di sicuro l'operazione per rilanciare The Breed si è rivelata un grosso fiasco.
Voto: 5/10
Gerry
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