Passa ai contenuti principali

Locked (2025): remake molto più violento dell'originale argentino

Molto bene carissimi amici, precedente avevamo parlato qui del film argentino 4x4 e del suo remake indiano (purtroppo non sono riuscito a vedere quello brasiliano). Oggi invece parliamo del suo remake statunitense Locked diretto da David Yarovesky di quest'anno, concentrandoci maggiormente sulle differenze con il film originale dato che segue bene o male la stessa trama.


A differenza del film originale, come nel remake indiano, ci viene presentato maggiormente il ladro (piuttosto improvvisato) di nome Eddie e il suo rapporto conflittuale con la moglie e con la figlia piccola, che nonostante difetti del padre e alcune delusioni che le aveva dato, lo adora. L'uomo infatti non è un ladro professionista che sa come muoversi, si occupa di consegne, ma a causa di un guasto al suo camioncino non può lavorare e non avendo il denaro sufficiente, non può neanche ritirarlo dal meccanico, ruba un portafoglio dall'officina portato alla disperazione, tenta inizialmente di chiedere prestiti a chiunque senza ricevere un centesimo e solo quando non ha più opzioni decide di derubare gli oggetti dall'auto che lo chiuderà in trappola, senza neanche doverla scassinare in quanto la portiera era già aperta. Il dottore malato terminale, ma che ha avanzate conoscenze di meccanica per aver costruito tale gabbia infernale, di nome William la prenderà fin troppo seriamente, sfogherà sul ladro la frustrazione per i precedenti furti a bordo dello stesso veicolo e la morte della figlia a causa di una rapina finita male sul povero Eddie in modo furioso costringendolo alla fame e sete, a sentire in loop canzoni yodel e classiche, e a infliggergli delle potenti scosse. Nel film originale, il dottore chiede le generalità al ladro di nome Ciro per verificare se tra i suoi precedenti c'erano crimini efferati, e solo allora decide di agire in modo più violento contro lo sfortunato uomo, in questo remake invece William afferma di avere la stessa intenzione, ma dopo aver costatato che Eddie non aveva chi sa quale fedina penale, decide comunque di proseguire il suo gioco sadico, uccidendo anche altri criminali e terrorizzando sua figlia innocente. Il finale invece è decisamente differente rispetto al film originale, non abbiamo la messa alla gogna mediatica di Eddie mentre è minacciato dalla pistola di William e una folla incita la morte del ladro mentre altri acclamano la sua liberazione mentre dall'altra parte c'è la polizia che tenta di mediare, Eddie in questo caso dovrà lottare per la sua vita e affrontare il dottore entrato nella vettura desideroso di portare avanti la sua vendetta indiretta per sfogare la sua frustrazione con il primo poveraccio spinto al limite che gli era capitato a tiro.

Considerazioni finali

Come spesso affermo in materia di remake, apprezzo sempre quando una storia viene nuovamente narrata, ma senza fare un totale copia e incolla e  modificando invece qualcosa e in particolare il finale. Indubbiamente Eddie dopo una tale esperienza ci penserà 2 volte prima di delinquere, forse più che altro per il terrore della sua esperienza, indubbiamente William nelle sue parole amareggiate e sarcastiche vuole evidenziare una certa critica alla società, ma senza anche le opinioni contrastanti della folla che si avvicina incuriosita quando il ladro viene preso in ostaggio dal dottore del film originale, l'effetto credo faccia meno presa sul pubblico, perché attraverso le parole del pubblico si può simpatizzare sia per il dottore che per il ladro. Ad ogni modo, sono abbastanza soddisfatto del finale un po' più action, la direzione è buona e le interpretazioni dei personaggi sono magistrali. 

Voto: 7/10

Gerry

Commenti

Post popolari in questo blog

Peter Pan: Incubo nell'isola che non c'è (2025), 3ª pellicola del TCU con un Peter Pan tossico e rapitore di bambini

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di  Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è ( Peter Pan's Neverland Nightmare ), 3º film del discusso  Twisted Childhood Universe  ( TCU ) che reimmagina in chiave horror i classici Disney che hanno perduto i diritti e che quest'anno ci offrirà ben altri 3 film. Essendo un film, diretto da Scott Chambers, molto indipendente, oltre a essere particolarmente violento, sfida anche la censura e qualche contenuto dello stesso potrebbe turbare gli spettatori. Dopo un intro animata penosamente (e persino peggiore delle intro dei 2 film precedenti basati su Winnie-The-Pooh  e i suoi amici incazzatissimi con Christopher Robin) per descrivere attraverso le parole dello stesso Peter la paradisiaca isola che non c'è per irretire i bambini che hanno la sfortuna di incontrarlo e convincerli a seguirlo. Quello che ben presto si intuisce, è che Peter non ha nulla di magico o incantato, lo vedremo solo in una scena levitar...

Sniper: l'ultimo baluardo (2025): la leadership è un'azione, non una posizione

Molto bene carissimi amici, la nota saga ultra trentennale  Sniper , che seguo con piacere dal 1º capitolo del 1993,  è ritornata con un 11º capitolo diretto magnificamente dalla regista Danishka Esterhazy che ha per titolo L'ultimo baluardo ( The Last Stand ). Per chi non conoscesse il franchise, come suggerisce il titolo della saga, ci si concentra sul cecchinaggio e nel 1º film, che presenta il leggendario cecchino e marine Tom Beckett che vanta il record di uccisioni confermate, ho avuto modo di conoscere una figura professionale di cui non sapevo nulla nonostante la sua vitale importanza: l'osservatore, ovvero una sorta di consulente/esperto che indica parametri come il vento, la distanza di un obiettivo offrendo una consulenza al cecchino standogli accanto, prima che questi spari (mentre di solito in vari film e videogiochi, i protagonisti sono così esperti da non affaticarsi mai e fare tutto da soli, anche se però anche nella franchigia di Sniper , poco a p...

Speak No Evil (2024), remake del omonimo film cult danese con good ending

Molto bene carissimi amici, oggi parliamo di un remake accolto in modo misto dal pubblico: tra chi preferisce l'originale e soprattutto il messaggio che vuole veicolare e chi, al contrario, apprezza maggiormente il finale di questa pellicola del 2024 forse più scontato e speranzoso. Parlando del film originale del 2022 diretto da Christian Tafdrup , Speak no Evil è il titolo internazionale, ma preferisco di più quello originale in lingua danese: Gæsterne, "Ospiti" nella nostra lingua, che a mio parere è migliore per rendere meglio l'idea della trama. Essenzialmente, per chi non avesse visto neanche l'originale, 2 famiglie: una danese, che ha una figlia autistica e l'altra olandese con un figlio che (a detta dei genitori) per una menomazione alla lingua non è in grado di esprimersi, si incontrano per puro caso durante una vacanza in Italia e, parlando del più e del meno, entrano in sintonia. Appena la famiglia danese rimpatria, riceve poco dopo una lettera dal...